Siamo infatti limitati da diversi fattori, come i seguenti.
- Le leggi, la morale comune e la nostra autocensura che ci proibiscono certi comportamenti.
- Il nostro corpo fisico, che è vulnerabile, ammalabile, ed ha una resistenza e una forza muscolare limitate, che diminuiscono con la vecchiaia
- I limiti delle nostre capacità mentali (intelligenza, memoria, creatività ecc.).
- La nostra ignoranza e i nostri errori cognitivi.
- Le nostre emozioni, specialmente l'amore e la paura, l'attrazione e la repulsione, che ci vincolano e inibiscono.
- La competizione e i conflitti con altre persone.
- La nostra dipendenza dagli altri
- La nostra paura della solitudine.
- La scarsità delle risorse naturali, economiche e umane, e il disordine e l'inequità in cui sono distribuite.
- L'imprevedibilità dei comportamenti altrui, nostri e del futuro in generale.
- L'incontrollabilità e imprevedibilità dei nostri bisogni.
- Il determinismo dei nostri processi mentali che limita il nostro libero arbitrio.
- La morte, che prima o poi incontreremo.
Le nostra libertà e capacità sono molto meno limitate nei campi della fantasia, immaginazione, suggestione, astrazione, speculazione intellettuale, produzione formale, artistica, etica ed estetica e in tutto ciò che è immateriale, ovvero informativo o informatico.
E' importante non dimenticare e non sottovalutare i nostri limiti per non farci del male, per non cadere in modo irreversibile e irrecuperabile. A che serve continuare a sbattere la testa contro le sbarre della nostra gabbia se queste sono infrangibili? Possiamo invece attraversarle con la nostra immaginazione e invenzione, che ci può condurre in qualunque luogo esistente o inesistente, del passato, presente o futuro, con compagni di viaggio reali o immaginari.
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