2015/07/29

Sulla fede nell'omeopatia

Le discussioni infinite sull'efficacia o meno dei farmaci omeopatici sono interessanti non tanto per capire se l'omeopatia funzioni o no, ma per dimostrare l'ostinazione dell'intelligenza umana nel sostenere tesi illogiche contro ogni evidenza reale.

La verità è che non ci sono prove scientifiche (cioè ripetibili) che un farmaco omeopatico sia più efficace di un placebo. D'altra parte è vero (cioè sceintificamente dimostrato) che i placebo hanno un effetto terapeutico. Ergo, se uno sostituisce la sostanza omeopatica con acqua senza farlo sapere al paziente e a quelli che lo curano, il risultato terapeutico non cambia.

2015/07/20

La comunità elettiva

Ogni essere umano ha nel suo inconscio una comunità ideale (che chiameremo "comunità elettiva") a cui ha bisogno di appartenere (in una posizione onorevole) e da cui teme di essere escluso. E’ una comunità in cui valgono particolari valori etici ed estetici, gerarchie, diritti, doveri, obblighi, divieti, riconosciuti, ricercati e condivisi dai suoi membri. Infatti i valori professati da un individuo corrispondono a quelli della propria comunità elettiva, nel senso che sono riconosciuti, “spendibili” o scambiabili in essa.

2015/07/19

Sulla filosofia professionale

La maggior parte dell’attività del filosofo di professione consiste nel commentare e criticare quello che hanno detto altri filosofi del passato o contemporanei. E’ quasi impossibile trovare un filosofo professionale che dica qualcosa senza citare altri filosofi per lodarli o invalidarli in tutto o in parte. Per questo la filosofia professionale è difficile da capire, complessa, caotica e fine a se stessa, per questo è ignorata (se non disprezzata) al di fuori degli ambienti intellettuali.

2015/07/12

Sulla verità

La verità non è scritta da nessuna parte è non è nella testa di nessuno. Ogni teoria, ogni opinione, è il tentativo, più o meno riuscito, di descrivere una delle infinite facce della realtà.

La paura dell'indipendenza del pensiero

Il pensiero, inteso come attività del pensare, pur avendo infiniti gradi di libertà, è confinato entro schemi precostituiti diversi da persona a persona.

Ciò che impedisce al pensiero di valicare tali limiti è la paura inconscia dell'indipendenza del pensiero stesso.

Noi abbiamo paura di pensare in modo indipendente perché abbiamo inconsciamente paura di impazzire, di diventare disumani, di non essere riconosciuti degni di appartenere alla società, di non essere "normali" secondo i criteri dell'Altro generalizzato (come definito da George H. Mead). Si tratta quindi di paure direttamente legate al bisogno, geneticamente determinato, di appartenenza e integrazione sociale.

Inoltre, non solo abbiamo paura dell'indipendenza del nostro pensiero, ma anche di quella del pensiero altrui, perché essa potrebbe dar luogo a comportamenti per noi incomprensibili, imprevedibili, incontrollabili, asociali, pericolosi e competitivi fuori dalle regole comunemente accettate.

Per questi motivi passiamo gran parte della vita a limitare il nostro pensiero e a criticare e perseguitare il pensiero altrui quando sconfina dai nostri schemi precostituiti.

2015/07/10

Sull'intolleranza per le visioni del mondo diverse dalle proprie

Molte persone non tollerano il fatto che qualcuno possa avere visionI del mondo, valori e bisogni molto diversi dai propri. In tal caso cercheranno di trovare difetti nella visione del mondo dell'altro, interpretandola, se occorre, in modo incompleto, distorto o esagerato, perché l'ipotesi che quella sia migliore o più vera della propria, a livello incoscio, minerebbe le fondamenta della loro personalità, mentalità e dignità sociale.

2015/07/09

Il mito del buon pastore

Le pecore si lamentano perché il pastore le sfrutta, ma anziché organizzarsi per scegliere meglio il pastore e controllare il suo operato, si limitano a scegliere il pastore che sembra più generoso tra i candidati che si presentano alle elezioni.

Essere normali

Vorrei essere normale, ma non trovo norme che abbiano senso.

2015/07/08

L'economia non è una scienza

MI fa paura constatare che tra gli economisti accademici vi siano opinioni così discordanti. L'analisi e le ricette (quando ci sono) per uscire dalla crisi globale e risolvere il caso greco lo dimostrano. L'economia mi sembra più una filosofia che una scienza, dove ogni studioso vede solo una parte del problema semplificandolo pericolosamente.

2015/07/07

I sette peccati capitali del web

I sette peccati capitali del web. Per tutti coloro che usano il web senza riflettere sui danni che ne possono derivare.

digital-deadly-sins.theguardian.com

2015/07/06

Bibbia e politica

Il Vecchio Testamento è fascista. Il Nuovo comunista. Per non far torto a nessuno dei due, i cristiani, a cominciare da San Paolo, si sono fatti democristiani.

Domande sui bisogni

Considerare una persona X.

Quali sono i miei bisogni? Li conosco? X li conosce? Li ho espressi ad X?
Quali sono i bisogni di X? Li conosco? X li conosce? X me li ha espressi?


Quanto sono sani/morbosi i miei bisogni?
Quanto sono sani/morbosi i bisogni di X?
X è in grado di soddisfare i miei bisogni? Ha voglia di farlo?
Sono in grado di soddisfare i bisogni di X? Ho voglia di farlo?

I miei bisogni e quelli di X sono compatibili? Possono essere reciprocamente soddisfatti?

Se la risposta è no, provare con un'altra persona.

Sull'odio verso i creditori

Se non vuoi farti odiare da qualcuno, non prestargli denaro che non sei disposto a regalargli nel caso in cui non potesse o volesse restituirtelo. La restituzione di un prestito dovrebbe essere volontaria, per definizione. Così ci insegnano i nuovi greci.

Politica dal basso

Quando in democrazia i cittadini si tengono lontani dalla politica attiva e si limitano a scegliere tra i partiti politici, questi finiscono per corrompersi. Per evitare la corruzione, i cittadini dovrebbero organizzarsi e far politica anche, e soprattutto, dal basso.

Cosa manca perché la società migliori

In democrazia non basta che qualcuno abbia buone idee. Di libri e blog pieni di buone proposte ce ne sono tanti. L'idea che manca (a me, a voi, al mondo accademico) è come migliorare la mentalità degli elettori. Il problema, in sintesi, è quello della qualità dell'elettorato. E' un problema per ora insolubile.

2015/07/05

Di chi fidarsi

Non fidarsi di nessuno, nemmeno di se stessi. E' il grande insegnamento della psicologia.

Sulla pornografia

Uno medium pornografico (foto, film, spettacolo ecc.) è come un'opera d'arte: stimola la fantasia e provoca sentimenti. Un certo tipo di fantasia e un certo tipo di sentimenti che qualcuno considera antisociali e per questo vorrebbe proibire.

Bisogni umani e selezione/competizione sociale

Ogni essere umano, per soddisfare i suoi bisogni, ha bisogno della collaborazione di altre persone. Ma quali?

Ogni essere umano libero ha la possibilità di scegliere le persone con cui interagire per una reciproca soddisfazione. Di conseguenza, ogni essere umano può essere scelto, o no, da altri.

L'interazione felice, cioè quella che soddisfa ambedue le parti, è possibile solo quando due persone si scelgono reciprocamente e interagiscono a tale scopo. Infatti io posso scegliere una certa persona, ma se questa non mi sceglie, cioè preferisce interagire con un altro, il rapporto è impossibile.

2015/07/04

Un mondo di bisogni

Il mondo è pieno di portatori di bisogni, per soddisfare i quali ogni portatore ha bisogno della collaborazione di altri portatori.


Miles Davis, John Coltrane - Konserthuset Stockholm (1960)

Intervista a Silvano Agosti

2015/07/03

Il destino della Grecia

Il destino della Grecia è non stato deciso dall'oligarchia finanziaria europea, ma dai greci, e mi sembra che ancora non lo abbiano capito. Lo stesso vale, mutatis mutandis, anche per noi italiani. Solidarietà al popolo greco significherebbe pagare di tasca nostra i loro debiti e investire i nostri soldi nel loro paese. A queste condizioni la solidarietà non è scontata, vista la situazione economica e finanziaria italiana. Vogliamo che siano i tedeschi (gli unici non indebitati rimasti) a regalare i loro soldi ai greci (e a noi) e li accusiamo di essere criminali e/o egoisti se non lo fanno? La cosa mi perplime. Questo è fare politica col sedere degli altri. Va bene occuparsi della Grecia, ma chi si occupa dell'Italia? E cosa facciamo per l'ìtalia oltre a lamentarci dei poteri forti e a chiedere ulteriori prestiti a mamma Europa per pagare i nostri debiti? Speriamo anche noi che un bel giorno qualcuno li paghi solo in nome della solidarietà? Dovrebbe pagarli la Merkel? E perché? Detto questo, forse (ma non ne sono sicuro) non conviene far fallire la Grecia o farla uscire dall'euro, ma non per soliderietà o giustizia (cose che non possiamo esportare non avendole nemmeno in Italia), bensì per un sano pragmatismo.

Sul complottismo

Il complottismo è la spiegazione con cui i popoli ignavi si deresponsabilizzano. I cosiddetti "poteri forti" fanno il comodo loro perché il popolo li lascia fare per poi lamentarsi senza cambiare nulla. E' la democrazia, bellezza!

Fare politica col sedere degli altri

Noi italiani siamo un popolo meraviglioso (nel senso che il nostro comportamento desta meraviglia). Incapaci di risolvere i nostri problemi nazionali diamo consigli ai greci su come risolvere i loro, che sono molto più gravi e complicati. E così noi italiani consigliamo in massa ai greci di rispondere "no" al referendum, mentre pare che la maggioranza greca sia orientata verso il "si".

2015/07/02

Miles Davis - Time after time

Pragmatica dei bisogni

Ogni comportamento umano è il risultato di una strategia, più o meno consapevole, per la soddisfazione di un complesso di bisogni consci e inconsci, repressi ed espressi, più o meno frustrati, sani, morbosi, autoprodotti o indotti dall'esterno.


Blog di Bruno Cancellieri