Esistono tendenze ideologiche religiose o spiritualistiche che considerano il pensare (ovvero il ragionare) un ostacolo alla crescita spirituale e al benessere personale, e invitano i propri seguaci a "pensare di meno" con l'aiuto di particolari tecniche di meditazione (o preghiera) e una letteratura orientata in tal senso.
Le pratiche di riduzione del pensiero hanno un certo successo, cioè alleviano effettivamente i disagi di chi le pratica. Ciò è coerente col fatto che, ad una persona esclude che i propri pensieri siano migliorabili, non resta che la scelta tra pensare o non pensare a certe cose. Ne consegue che a chi sa di pensare in modo non sano e non ha intenzione né la capacità di migliorare il proprio modo di pensare, conviene effettivamente pensare il meno possibile.
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