E' molto difficile rispondere a questa domanda. E' già difficile rispondere alla domanda "cosa voglio io?" e dato che non vogliamo tutti le stesse cose, come si fa a capire cosa vogliono gli altri?
Credo comunque che per rispondere alla prima domanda devo prima capire cosa voglio io e poi le differenze e le affinità tra ciò che voglio io e ciò che vogliono gli altri.
Cosa voglio io?
Dato che appartengo ad un ceto sociale benestante, non desidero aumentare le mie ricchezze, e dato che godo di una salute soddisfacente, non desidero migliorare la mia salute. Essendo inoltre soddisfatto della mia intelligenza, della mia cultura e delle mie capacità, non ho nemmeno il desiderio di diventare ancora più intelligente, più colto e più capace. I miei desideri riguardano piuttosto la qualità dei miei rapporti con gli altri. In sostanza, vorrei avere più amici, essere più riconosciuto e più amato.
Cosa vogliono gli altri?
La prima cosa che mi viene in mente è che coloro che sono meno competitivi (in termini di ricchezza, salute e capacità) desiderano diventare più competitivi, cioè più ricchi, migliorare la propria salute e aumentare le proprie capacità personali. Per quanto riguarda i miei desideri, non so in quale misura essi siano condivisi dagli altri.
Avere più amici: chi ha molti amici non desidera averne di più.
Essere riconosciuti: chi è abbastanza riconosciuto non desidera esserlo ancora di più.
Essere amati: chi si sente amato non desidera esserlo ancora di più.
Alla domanda "cosa vuole la gente?" si potrebbe dunque rispondere: quello che ad essa manca, ovvero: soddisfare i suoi bisogni insoddisfatti.
Il problema diventa allora capire quasi siano i bisogni umani, e in quale misura "la gente" riesce a soddisfarli.
Vedi anche Pragmatica dei bisogni.
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