2016/07/12

La filosofia, la vita umana e la metafora dell'automobile

Per imparare ad usare un'automobile in modo utile ed efficiente, senza danni per il conducente, per altre persone e per la stessa automobile, non c'è bisogno di conoscere la storia dei mezzi di trasporto dall'invenzione della ruota a quella del motore a scoppio e i vari modelli di auto che si sono succeduti, fino all'auto elettrica e quella fotovoltaica.

Un essere umano, costituito da corpo e mente, è come un'automobile di cui dobbiamo conoscere il funzionamento per poterla usare in modo utile ed efficiente e senza danni per noi e per gli altri. La filosofia dovrebbe essere il manuale d'istruzione della persona-automobile, e per l'utente non ci dovrebbe essere bisogno di conoscere la storia della filosofia, ma solo la parte pratica del suo stato dell'arte, cioè quella effettivamente applicabile, cioè utilizzabile.

Le automobili non sono state inventate per deliziare gli ingegneri o gli appassionati di meccanica o di storia dei mezzi di locomozione, ma per trasportare persone di qualunque livello di istruzione. La filosofia, similmente, non è stata inventata per deliziare gli appassionati di storia della filosofia o per dare lavoro ai professori di tale materia, ma per aiutare le persone, qualsiasi persona "di buona volontà", a vivere meglio. La filosofia di oggi ha fallito in questo, è diventata fine a se stessa ed autoreferenziale.

La tipica obiezione che fanno i difensori della filosofia attuale alle argomentazioni utilitaristiche e pragmatiche che la criticano è che essa non dovrebbe dare risposte o proporre soluzioni ma limitarsi a insegnare a pensare in modo chiaro e a farsi domande. Obiezione in apparenza sensata, che nasconde in realtà il tentativo di dare un manto di nobiltà ad una infinità di domande inutili e di argomentazioni inconcludenti. Come se, invece di costruire auto pronte per essere guidate, volessimo consegnare agli automobilisti un trattato sui problemi della motoristica con istruzioni più o meno astratte su come costruire un'auto, e aspettarci che siano gli automobilisti a costruire la propria da soli sulla base dei contenuti del trattato stesso.

La filosofia deve risolvere problemi, deve servire a cambiare la società, o almeno alcuni individui. Non deve proporre un'unica soluzione valida per tutti, ma una serie di possibili alternative realistiche e fattibili tra cui l'utente possa scegliere quella più utile o congeniale, per sé  e per la propria famiglia o comunità, così come si sceglie un'automobile. Se poi uno ne è capace, può anche modificare la sua auto o progettarne una nuova, ma questo riguarda pochissime persone.

Nessun commento:

Posta un commento

Blog di Bruno Cancellieri