Si ha una “relazione” tra due entità viventi o non viventi (persone, computer, macchine, media ecc.), che chiameremo “stazioni”, quando esse non si ignorano, cioè quando almeno una delle due (la stazione A) “conosce” l’altra (la stazione B) nel senso che B è simbolicamente presente nella mappa cognitivo-emotivo-motiva (MCEM) di A, e, di conseguenza A risponde in certi modi predefiniti agli stimoli (reali o immaginari) che provengono da B ad A.
Le risposte cognitivo-emotivo-motive predefinite associate ad una certa stazione rappresentata in una MCEM dipendono dalle “qualità” o “attributi” associati a quella stazione nella mappa stessa. Chiameremo l’insieme di tali attributi “configurazione” dell’altra stazione nella propria MCEM.
Una stazione A può essere rappresentata nella MCEM di una stazione B come “unica” o “generica”, cioè come un'entità particolare o come una qualsiasi istanza di una particolare categoria di entità.
La relazione è unidirezionale se A “conosce” B ma B non conosce A, è bidirezionale se la conoscenza è reciproca; è simmetrica se le conoscenze sono entrambe uniche o entrambe generiche, è asimmetrica se A è per B una stazione unica, mentre B è per A una stazione generica, o viceversa.
Le interazioni tra due stazioni A e B (ovvero le transazioni che tra esse avvengono) dipendono dalle reciproche configurazioni nelle rispettive MCEM, cioè da come A “vede” B e (se la relazione è bidirezionale) da come B “vede” A.
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