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ATTENZIONE: Questo blog si è trasferito in http://blog.cancellieri.org
2016/11/30
L'arte di vivere
L'arte di vivere consiste nel capire cosa e quando è opportuno cambiare, oppure mantenere.
Dialettica mantenimento/cambiamento
La vita è una ricorrente dialettica tra le forze del mantenimento e quelle del cambiamento.
Domande sui cambiamenti
La sera, prima di addormentarmi, sto prendendo l'abitudine di chiedermi: "cosa è cambiato oggi in me o intorno a me? Chi ha voluto e causato questi cambiamenti? Cosa ho fatto affinché avvenissero o non avvenissero? Cosa ho cercato di cambiare o non cambiare in me e intorno a me?"
2016/11/29
Il dilemma fondamentale
Se cambi, rischi. Se non cambi, rischi. Cambiare o non cambiare? Questo è il problema.
Bisogni insoddisfatti e resistenza al cambiamento
Il dramma (e in molti casi tragedia) dell'umanità consiste nel fatto che abbiamo bisogni primari insoddisfatti, per soddisfare i quali dovremmo cambiare strutturalmente mentalità, ma la nostra psiche si oppone ai cambiamenti strutturali e boicotta ogni tentativo in tal senso generando ansia, angoscia, panico e malattie mentali e psicosomatiche, e rimuovendo i bisogni frustrati. L'io cosciente è progressista, ma l'inconscio è conservatore.
2016/11/28
L'io, l'inconscio e il cambiamento
L'io vorrebbe cambiare ma l'inconscio non vuole e boicotta, mediante l'ansia, l'angoscia e il panico, ogni tentativo di cambiamento esistenziale sostanziale.
Il bias cognitivo in sintesi
Ognuno vede solo ciò che conferma le proprie opinioni, e considera irrilevante tutto il resto.
2016/11/27
Governare un popolo
Non sono gli stati che devono essere governati, ma i popoli, e qualsiasi analisi politica che non tenga conto della psicologia del popolo da governare è fallace in quanto insufficiente.
George Gray (da Antologia di Spoon River)
George Gray
I have studied many times
The marble which was chiseled for me—
A boat with a furled sail at rest in a harbor.
In truth it pictures not my destination
But my life.
For love was offered me and I shrank from its disillusionment;
Sorrow knocked at my door, but I was afraid;
Ambition called to me, but I dreaded the chances.
Yet all the while I hungered for meaning in my life.
And now I know that we must lift the sail
And catch the winds of destiny
Wherever they drive the boat.
To put meaning in one’s life may end in madness,
But life without meaning is the torture
Of restlessness and vague desire—
It is a boat longing for the sea and yet afraid.
---
Molte volte ho studiato
la lapide che mi hanno scolpito:
una barca con vele ammainate, in un porto.
In realtà non è questa la mia destinazione
ma la mia vita.
Perché l’amore mi si offrì e io mi ritrassi dal suo inganno;
il dolore bussò alla mia porta, e io ebbi paura;
l’ambizione mi chiamò, e io temetti gli imprevisti.
Malgrado tutto avevo fame di un significato nella vita.
E adesso so che bisogna alzare le vele
e prendere i venti del destino,
dovunque spingano la barca.
Dare un senso alla vita può condurre a follia
ma una vita senza senso è la tortura
dell’inquietudine e del vano desiderio-
è una barca che anela al mare eppure lo teme.
[Edgar Lee Masters]
I have studied many times
The marble which was chiseled for me—
A boat with a furled sail at rest in a harbor.
In truth it pictures not my destination
But my life.
For love was offered me and I shrank from its disillusionment;
Sorrow knocked at my door, but I was afraid;
Ambition called to me, but I dreaded the chances.
Yet all the while I hungered for meaning in my life.
And now I know that we must lift the sail
And catch the winds of destiny
Wherever they drive the boat.
To put meaning in one’s life may end in madness,
But life without meaning is the torture
Of restlessness and vague desire—
It is a boat longing for the sea and yet afraid.
---
Molte volte ho studiato
la lapide che mi hanno scolpito:
una barca con vele ammainate, in un porto.
In realtà non è questa la mia destinazione
ma la mia vita.
Perché l’amore mi si offrì e io mi ritrassi dal suo inganno;
il dolore bussò alla mia porta, e io ebbi paura;
l’ambizione mi chiamò, e io temetti gli imprevisti.
Malgrado tutto avevo fame di un significato nella vita.
E adesso so che bisogna alzare le vele
e prendere i venti del destino,
dovunque spingano la barca.
Dare un senso alla vita può condurre a follia
ma una vita senza senso è la tortura
dell’inquietudine e del vano desiderio-
è una barca che anela al mare eppure lo teme.
[Edgar Lee Masters]
Lezione di creatività da Teorema di P.P. Pasolini (1968)
Bisogna inventare nuove tecniche – che siano irriconoscibili – che non assomiglino a nessuna operazione precedente. Per evitare così la puerilità e il ridicolo. Costruirsi un mondo proprio, con cui non siano possibili confronti. Per cui non esistano precedenti misure di giudizio. Le misure devono essere nuove, come la tecnica. Nessuno deve capire che l'autore non vale nulla, che è un essere anormale, inferiore – che come un verme si contorce per sopravvivere. Nessuno deve coglierlo in fallo di ingenuità. Tutto deve presentarsi come perfetto, basato su regole sconosciute, e quindi non giudicabili. Come un matto, sì, come un matto. Vetro su vetro, perché Pietro non è capace di correggere – ma nessuno se ne deve accorgere. Un segno dipinto su un vetro corregge senza sporcarlo un segno dipinto prima su un altro vetro. Ma tutti dovranno credere che non si tratti del ripiego di un incapace, di un impotente: bensì che si tratti invece di una decisione, sicura, imperterrita, alta e quasi prepotente: una tecnica appena inventata e già insostituibile. Oppure cellophane o garza incollati su vetro, e tutto trasparente su un po' di segni che per caso siano riusciti bene sopra un cartone, dopo mille prove penose e mille altri cartoni stracciati.
Nessuno deve sapere che un segno riesce bene per caso. Per caso, e tremando: e che appena un segno si presenta, per miracolo, riuscito bene, bisogna subito proteggerlo e custodirlo come in una teca. Ma nessuno, nessuno deve accorgersene. L'autore è un povero tremante idiota. Una mezza calzetta. Vive nel caso e nel rischio, disonorato come un bambino. Ha ridotto la sua vita alla malinconia ridicola di chi vive degradato dall'impressione di qualcosa di perduto per sempre.
2016/11/26
Cosa ho inventato
Io non ho inventato nulla. Ho solo selezionato, messo insieme e connesso idee altrui che ritengo utili alla soddisfazione dei bisogni umani, a cominciare dai miei.
Reazioni al cambio dei limiti
Come reagiranno gli altri quando mi vedranno cambiare i miei limiti? Come reagirà il mio inconscio, soprattutto quella parte che custodisce tali limiti?
2016/11/25
I maestri della felicità
Chi vuole insegnare agli altri come essere felici, deve prima di tutto dimostrare di esserlo.
Cambiare è morire e rinascere
Cambiare mentalità non è come cambiare abito, casa, amici, lavoro ecc. Cambiare mentalità equivale a morire e a rinascere diversi. L'Uomo ha paura di cambiare perché ha paura di morire e, rinascendo, di non riconoscersi e di non essere riconosciuto dagli altri.
2016/11/21
Testo e contesto della riforma costituzionale
Il contesto della riforma costituzionale non mi piace, ma il testo sì. Al referendum voterò per il testo, non per il contesto. Il contesto cambierà, il testo resterà. Quindi, ammesso che i fautori del NO abbiano ragione nel detestare il contesto della riforma, questo non cambia la mia valutazione del testo, che per me è chiaro e migliorativo rispetto alla situazione attuale. Per questo voterò SI.
2016/11/20
Religione fai-da-te
La religione più diffusa al mondo è la religione fai-de-te, anche detta "pick & mix" (scegli e mescola). Si basa su una delle tante religioni organizzate, di solito quella con cui uno è stato educato o quella prevalente nella propria comunità, e consiste nel prendere da essa solo alcuni elementi, pochissimi rispetto al vasto contenuto dei sacri testi, cioè quegli elementi che uno ritiene non troppo scomodi da rispettare e sopratutto che non lo fanno sentire in colpa. Ad esse si possono poi aggiungere idee personali o prese da altre religioni, tali che, nell'insieme così selezionato e combinato, la propria persona ne esca buona, giusta e saggia.
Siamo tutti vittime e carnefici
Ogni essere umano è in una certa misura vittima dell'incomprensione, dell'egoismo, dell'ignoranza e della stupidità altrui, e a sua volta causa delle altrui sofferenze.
2016/11/19
La natura di una persona
Una persona è un essere definito da diversi aspetti, tra i quali la massa corporea, la forma e la struttura del corpo, le informazioni (codice genetico, bisogni, motivazioni, ricordi, mappa cognitivo-emotiva) sentimenti, energia consumata ed energia prodotta.
La presunzione delle religioni
Le religioni hanno sempre scoraggiato (se non punito) la libera ricerca nelle scienze naturali e ancor di più in quelle umane e sociali, ostentando la presunzione di sapere tutto ciò che è importante sapere sulla natura e sull'Uomo. Per chi pretende di conoscere la volontà di Dio, ogni conoscenza che non rientri in tale volontà è inutile o pericolosa.
2016/11/18
Perle del Catechismo
Permettimi un'autocitazione: "Il paradosso di alcune religioni, specialmente quelle basate sulla Bibbia o sul Corano, è che esse sono compatibili con il vivere civile e la legalità soltanto se non vengono prese sul serio, cioè se non vengono presi in considerazione e applicati molti dei precetti presenti nelle loro sacre scritture."
Se ai bambini in certe parrocchie vengono risparmiate le parti più assurde e pericolose del catechismo, questo conferma il paradosso che ho descritto.
Se ai bambini in certe parrocchie vengono risparmiate le parti più assurde e pericolose del catechismo, questo conferma il paradosso che ho descritto.
Renzi e la dissonanza cognitiva
Il caso Renzi è un ottimo esempio per spiegare il fenomeno della dissonanza cognitiva. Per molti molti italiani che lo considerano malvagio, l'idea che Renzi possa fare qualcosa di buono per l'Italia e che ci riesca acquistandone dei meriti, determina nelle loro menti una situazione di stress psicologico tale che, per risolverla, le loro menti negano a priori la bontà del suo operato oppure cercano in esso, e immancabilmente trovano, motivazioni e ricadute malvagie.
2016/11/17
Sulle differenze di opinione
Mi è passata la voglia di discutere nel merito del referendum costituzionale, mi sembra un dialogo tra sordi dove ognuno vede solo gli argomenti che vanno a favore della sua scelta o assegna loro il peso maggiore e considera trascurabili gli argomenti opposti. Quello che non finisce di meravigliarmi, anche se ormai è una cosa a cui sono abituato, è il fatto che persone di elevata cultura, istruzione e intelligenza abbiano opinioni così diverse su un tema chiaramente definito, come la riforma costituzionale. Questo fatto, secondo me, la dice lunga sulla nostra ignoranza sulla natura umana e mi induce ad un amaro pessimismo sul futuro dell'umanità.
L'impero del DNA
Non si può chiedere ad un cane di comportarsi come un uomo, o viceversa. Ognuno deve obbedire al suo DNA.
Omofobia e criminalità di S. Agostino
Nel libro III delle Confessioni, Agostino scrive: "Si devono detestare e punire dappertutto e sempre i vizi contrari alla natura, per esempio i vizi dei sodomiti, che se pure tutti i popoli della terra li praticassero, la legge divina li coinvolgerebbe in una medesima condanna per il loro misfatto, poiché non ha creato gli uomini per fare un tale uso di se stessi."
E' un'esortazione a detestare e punire gli omosessuali. Secondo la legge italiana attuale è un reato.
Che io sappia, la Chiesa Cattolica non ha mai ufficialmente criticato S. Agostino né questo genere di pensieri, né li ha considerati superati. Se è così, essi rappresentano dunque ancora oggi la dottrina ufficiale della Chiesa Cattolica.
S, Agostino è ancora santo nonostante i suoi pensieri criminali.
E' un'esortazione a detestare e punire gli omosessuali. Secondo la legge italiana attuale è un reato.
Che io sappia, la Chiesa Cattolica non ha mai ufficialmente criticato S. Agostino né questo genere di pensieri, né li ha considerati superati. Se è così, essi rappresentano dunque ancora oggi la dottrina ufficiale della Chiesa Cattolica.
S, Agostino è ancora santo nonostante i suoi pensieri criminali.
Le discussioni sul referendum sono un test psicologico
Il buono delle discussioni su questo referendum è che in queste occasioni, dove bisognerebbe usare la razionalità, le persone mettono a nudo il loro livello di intelligenza, le loro conoscenze e ignoranze, e i loro bias cognitivi. E' così che persone di cui si aveva una certa stima appaiono sotto una luce nuova che fa mutare il giudizio, e persone di cui non si sapeva molto acquistano una connotazione positiva o negativa. Questo referendum vale più di tanti testi di psicologia. E' esso stesso una specie di test psicologico.
Limiti delle mappe cognitivo-emotive
Siamo tutti caratterizzati e limitati dalle nostre mappe cognitivo emotive (MCE). Perciò da una persona non possiamo aspettarci comportamenti diversi da quelli consentiti o richiesti dalla sua MCE, cioè incompatibili con essa.
Nessuno è libero né capace di pensare, capire o fare qualsiasi cosa. Ognuno è infatti limitato dalla sua MCE. Quando interagiamo con una persona è bene dunque chiederci quali siano i limiti della sua MCE e se le cose che vorremmo dirgli o proporgli di fare sono compatibili con essa.
Nessuno è libero né capace di pensare, capire o fare qualsiasi cosa. Ognuno è infatti limitato dalla sua MCE. Quando interagiamo con una persona è bene dunque chiederci quali siano i limiti della sua MCE e se le cose che vorremmo dirgli o proporgli di fare sono compatibili con essa.
2016/11/15
2016/11/14
Decantazione delle idee
Perché un'idea diventi efficace, essa deve essere decantata, cioè deve passare nella memoria a lungo termine e poter agire inconsciamente. Solo così può eercitare efficacemente la sua azione combinatoria insieme ad altre idee già decantate o in via di decantazione.
Essere, appartenere e i limiti della libertà
Ogni appartenenza ha le sue regole, cioè i suoi obblighi e divieti formali e sostanziali, che non sono altro che limitazioni della libertà del soggetto. Malgrado ciò, o forse grazie a ciò, l'Uomo non può fare a meno di appartenere a qualcuno o qualcosa, e ha giustamente paura della libertà assoluta perché questa corrisponde al nulla, all'indifferenziato, alla morte.
2016/11/13
Religioni paradossali
Il paradosso di alcune religioni, specialmente quelle basate sulla Bibbia o sul Corano, è che esse sono compatibili con il vivere civile e la legalità soltanto se non vengono prese sul serio, cioè se non vengono presi in considerazione e applicati molti dei precetti presenti nelle loro sacre scritture.
Killing the Buddha (by Sam Harris)
Un lucido esame critico delle religioni e del buddismo in particolare.
http://www.samharris.org/media/killing-the-buddha.pdf
http://www.samharris.org/media/killing-the-buddha.pdf
L'arte come strumento di soggezione
L'arte sacra dimostra come la bellezza possa essere usata efficacemente per soggiogare le menti delle persone.
Questo pensiero mi è venuto oggi, quando in una bellissima chiesa di Monaco (Heilig-Kreuz-Kirche), ho assistito per caso ad un battesimo. La chiesa era vuota, tranne per il gruppo dei prtecipanti al battesimo. L'unica persona ragionevole era la neonata che piangeva. Gli altri erano felici di affidare alla madre chiesa il cervello di quella creatura perché ci scrivesse le stesse cose che erano state scritte nel loro.
Questo pensiero mi è venuto oggi, quando in una bellissima chiesa di Monaco (Heilig-Kreuz-Kirche), ho assistito per caso ad un battesimo. La chiesa era vuota, tranne per il gruppo dei prtecipanti al battesimo. L'unica persona ragionevole era la neonata che piangeva. Gli altri erano felici di affidare alla madre chiesa il cervello di quella creatura perché ci scrivesse le stesse cose che erano state scritte nel loro.
2016/11/12
Per una strategia sociale ed esistenziale
(1) Ho bisogno di qualcuno. (2) Potrei essere utile a qualcuno. (3) Per poter interagire pacificamente e cooperativamente occorre rispettare protocolli di comunicazione e interazione condivisi. Su questi assiomi si fonda la mia strategia sociale ed esistenziale.
Paura del libero arbitrio, di noi stessi, di impazzire
Non possiamo esercitare liberamente e impunemente il libero arbitrio perché la psiche, che teme di essere cambiata, è sua nemica e si difende da esso con l'angoscia e il panico.
Potremmo infatti finire per aver paura di qualcosa di incontrollabile che agisce dentro di noi e che potrebbe comportarsi in modo pericoloso per la nostra persona, fino a causarne la follia o la morte per suicidio o incidente.
Essere i primi a pensare una cosa completamente nuova e al di fuori del lecito può essere angosciante. Potremmo credere di non essere più umani. Ma se qualcuno quella cosa la pensa e la dice prima di noi, ciò ci rassicura.
Potremmo infatti finire per aver paura di qualcosa di incontrollabile che agisce dentro di noi e che potrebbe comportarsi in modo pericoloso per la nostra persona, fino a causarne la follia o la morte per suicidio o incidente.
Essere i primi a pensare una cosa completamente nuova e al di fuori del lecito può essere angosciante. Potremmo credere di non essere più umani. Ma se qualcuno quella cosa la pensa e la dice prima di noi, ciò ci rassicura.
2016/11/11
Dividere l'individuo
Suppongo che ogni essere vivente, compresi gli umani, sia un sistema (cioè una rete) di interattori, cioè un insieme di agenti che interagiscono tra loro e con l'ambiente esterno. Suppongo che l'io cosciente sia uno di questi. Suppongo inoltre che ogni agente sia a sua volta costituito da un certo numero di interattori di ordine inferiore, fino al livello cellulare e molecolare.
Suppongo che possa essere utile percepire noi stessi e gli altri non come entità indivisibili (individui) ma come insiemi di interattori di vario ordine, come ad esempio l'io e il me, che io chiamo metaforicamentte il genitore e il bambino. Credo che il concetto di individuo (che etimologicamnete significa non divisibile) non corrisponda alla realtà in quanto un essere umano, come ogni altro essere vivente, è in realtà costituito da insiemi di agenti, anche se essi, pur essendo dotati di vita propria e di autonomia, non possono sopravvivere separatamente, avendo bisogno l'uno degli altri.
Vedi anche Io sono due (due in uno), Il bambino in corpo (l'io e il me), I rapporti tra il mio me e i me altrui, Dimensioni della realtà e meditazione sinottica.
Suppongo che possa essere utile percepire noi stessi e gli altri non come entità indivisibili (individui) ma come insiemi di interattori di vario ordine, come ad esempio l'io e il me, che io chiamo metaforicamentte il genitore e il bambino. Credo che il concetto di individuo (che etimologicamnete significa non divisibile) non corrisponda alla realtà in quanto un essere umano, come ogni altro essere vivente, è in realtà costituito da insiemi di agenti, anche se essi, pur essendo dotati di vita propria e di autonomia, non possono sopravvivere separatamente, avendo bisogno l'uno degli altri.
Vedi anche Io sono due (due in uno), Il bambino in corpo (l'io e il me), I rapporti tra il mio me e i me altrui, Dimensioni della realtà e meditazione sinottica.
2016/11/10
In aeroporto
Parto portando con me l'importante. In aeroporto a nessun partente importa ciò che porto, né a me ciò che portano gli altri partenti.
Io sono due (due in uno)
Io sono due: Brunello e Brunone, il bambino e il genitore, ma paradossalmente il secondo è generato dal primo per fargli da servo, guardia e tutore. Due in uno. Da quando l'ho capito non mi sento più solo, né inutile.
Viaggiare con le parole
Qualsiasi parola può essere usata come punto di partenza per un viaggio infinito, attraverso analogie, affinità, sinonimi, contrari, assonanze, cause ed effetti, conseguenze logiche, provocazioni, stimoli, incanti, ricordi, domande ecc.
2016/11/08
Il bambino in corpo (l'io e il me)
Suppongo che in ogni essere umano si nasconda il fantasma di un bambino più o meno frustrato, timido, vile, egoista, capriccioso, geniale, curioso, aggressivo, tenero, affettuoso, cocciuto, ignorante, bugiardo, violento, lascivo, arrogante, petulante, disobbediente, impaziente, ribelle ad ogni educazione e cambiamento, che tiranneggia il suo portatore scatenando in lui sentimenti, emozioni, paure, entusiasmi, disperazioni e pulsioni irresistibili. Un bambino con cui è impossibile ragionare e che è disposto a venire a patti solo alle sue condizioni. Per ottenere qualcosa da lui c'è un unico modo: promettergli, in cambio, di soddisfare un suo desiderio e mantenere la promessa. Ignorarlo o deluderlo è pericoloso, perché è vendicativo e capace di punire il suo portatore con sofferenze e malattie anche gravi, e di inibire la sua intelligenza.
Solitudine ed egoismo
Esiste un rapporto di causa-effetto tra egoismo e solitudine? Credo di sì, anche se credo che la solitudine abbia anche altre cause, prima fra tutte l'ignoranza.
Tra egoismo, ignoranza e solitudine esiste un rapporto di causa-effetto reversibile, nel senso che, non solo l'egoismo e l'ignoranza causano la solitudine, ma, a sua volta, la solitudine è causa di ignoranza e di egoismo.
Per farla breve, siccome la solitudine è normalmente insopportabile, per evitarla conviene essere altruisti e interessarsi alla cultura intesa come conoscenza degli altri.
Vedi anche Chi soffre di solitudine?, Perché chi è solo è solo? Le ragioni della solitudine, Solitudine e compagia, Tutto per gli altri, Il bisogno di interazione sociale - Interazionismo strutturale, Importanza della condivisione, Normalità della solitudine, Bisogni umani e selezione/competizione sociale
Tra egoismo, ignoranza e solitudine esiste un rapporto di causa-effetto reversibile, nel senso che, non solo l'egoismo e l'ignoranza causano la solitudine, ma, a sua volta, la solitudine è causa di ignoranza e di egoismo.
Per farla breve, siccome la solitudine è normalmente insopportabile, per evitarla conviene essere altruisti e interessarsi alla cultura intesa come conoscenza degli altri.
Vedi anche Chi soffre di solitudine?, Perché chi è solo è solo? Le ragioni della solitudine, Solitudine e compagia, Tutto per gli altri, Il bisogno di interazione sociale - Interazionismo strutturale, Importanza della condivisione, Normalità della solitudine, Bisogni umani e selezione/competizione sociale
2016/11/07
I rapporti tra il mio me e i me altrui
Quando si parla di rapporti umani occorre intendere esattamente tra chi e chi, considerando che ogni essere umano ha una parte conscia (l'io) e una inconscia (il me).
Infatti, il rapporto tra me ed una persona x è scomponibile nei seguenti rapporti, ognuno dei quali è bidirezionale :
Infatti, il rapporto tra me ed una persona x è scomponibile nei seguenti rapporti, ognuno dei quali è bidirezionale :
- tra il mio io e l'io di x
- tra il mio io e il me di x
- tra il mio me e l'io di x
- tra il mio me e il me di x
- tra il mio io e il mio me
- tra l'io di x e il me di x
Dimensioni della realtà e meditazione sinottica
[BOZZA]
Ai fini della conoscenza e del benessere, suppongo che la realtà, dal punto di vista di un individuo della specie umana, sia scomponibile in diverse dimensioni interconnesse e interdipendenti, alcune delle quali non possono esistere separatamente, ma solo insieme ad altre. Per esempio, la fisica relativistica ci insegna che lo spazio e il tempo dipendono l'uno dall'altro, e infatti per misurare l'uno si usa l'altro. Altro esempio: l'essere umano non può esistere senza la società, e viceversa.
Ai fini della conoscenza e del benessere, suppongo che la realtà, dal punto di vista di un individuo della specie umana, sia scomponibile in diverse dimensioni interconnesse e interdipendenti, alcune delle quali non possono esistere separatamente, ma solo insieme ad altre. Per esempio, la fisica relativistica ci insegna che lo spazio e il tempo dipendono l'uno dall'altro, e infatti per misurare l'uno si usa l'altro. Altro esempio: l'essere umano non può esistere senza la società, e viceversa.
2016/11/06
The 10 Commandments of Logic
- Thou shalt not attack the person’s character, but the argument. (Ad Hominen fallacy)
- Thou shalt not misrepresent or exaggerate a person’s argument in order to make them easier to attack. (Straw Man fallacy)
- Thou shalt not use small numbers to represent the whole. (Hasty Generalization fallacy)
- Thou shalt not argue thy position by assuming one of its premises is true. (Begging the Question fallacy)
- Thou shalt not claim that because something occurred before that it must be the cause. (Post Hoc/False Cause fallacy)
- Thou shalt not reduce the argument down to two possibilities. (False Dichotomy fallacy)
- Thou shalt not argue that because of our ignorance the claim must be true or false. (Ad Ignoratum fallacy)
- Thou shalt not lay the burden of proof onto the person who is questioning the claim. (Burden of Proof Reversal fallacy)
- Thou shalt not assume that “this” follows from “that” when there is no logical connection. (Non Sequitur fallacy)
- Thou shalt not claim that because a premise is popular that it must be true. (Bandwagon fallacy),
The ten commandments of the ethical atheist
1. Thou SHALT NOT believe all thou art told. Humans are generally very gullible. We believe are sorts of false statements, stories, reasoning, etc. We even continue to believe falsehoods after they have been proven untrue. History is full of amazing hoaxes often supported by religion and the teachings of the Church (see Science, Truth and the Church) or by others seeking power, popularity or fortune. We have been told the Earth was flat and has four corners which, if not careful, we may fall off. We have been told that the Earth is the center of the Universe. We have been told that sky if a fixed, firm structure to which the sun, moon and stars are affixed. We have been told that personalities and future events are predictable using astrology, card reading, crystal balls and palm reading. We have been told of prophecies by Nostradamas. We have been told of speaking with the dead, the dead rising, life after death, reincarnation and bending spoons, to name only a few. We must be more skeptical in what we are told, what we read and what we are exposed to through the various forms of broadcast media. When exposed to something new, do NOT accept what you hear without facts to support it. There are other agendas at work in your deception. You must always be on guard to protect yourself and your knowledge.
2016/11/05
Scopo della psicoterapia
Secondo me, lo scopo di una psicoterapia dovrebbe essere quello di modificare le reazioni automatiche cognitive ed emotive ai vari stimoli percettivi, in modo che esse siano più utili alla soddisfazione dei bisogni primari del soggetto nel medio e lungo termine. In altre parole, la psicoterapia dovrebbe migliorare la mappa cognitivo-emotiva del soggetto, creando nuove associazioni di idee e di emozioni e neutralizzando o correggendo quelle disfunzionali.
2016/11/02
Sulla verità
Prendiamo due elettori americani, uno pro Trump e uno pro Clinton, ognuno pensa che l'altro sia stupido e/o cattivo e/o ignorante perché vota per il candidato sbagliato. Qual'è la verità? Uno dei due ha ragione? Hanno entrambi ragione? Hanno entrambi torto? È possibile stabilire chi abbia più ragione? Esiste una verità in tale contesto? Ognuno pensa di essere nel vero, ma se la verità non esiste sbagliano entrambi. Oppure la verità esiste, e uno dei due pensa il vero, ma nessuno può saperlo. Come stanno veramente le cose?
Sul conservatorismo della cultura accademica
Suppongo che la cultura accademica, per quanto riguarda le scienze umane e sociali e specialmente la filosofia e la psicologia, sia raramente rivoluzionaria o progressista, perché è obbligata a fare gli interessi della classe che la finanzia, cioè della classe dominante, la quale non vuole essere sostituita da una classe con idee più avanzate o radicali che potrebbero cambiare l'ordine sociale, la distribuzione delle ricchezze e i privilegi caratteristici dello status quo.
2016/11/01
Dire (tutta) la verità fa perdere le elezioni
La politica sarà sporca finché le persone oneste eviteranno di sporcarcisi le mani e la lasceranno in mano ai disonesti. Un altro motivo è che la gente comune, specialmente in Italia, non è in grado di giudicare se una politica è buona o cattiva per il bene comune, ma la giudica in relazione ai propri interessi individuali o di categoria. Così, il giorno delle elezioni vengono preferiti i candidati più abili non nel governare, ma nel far credere di essere migliori degli avversari, quelli che fanno promesse irrealizzabili e discorsi semplicisti, demagogici e populisti a cui la gente crede perché sono semplici e danno agli altri la colpa dei mali della società, deresponsabilizzando gli elettori stessi. La verità è troppo complicata per la gente comune e per questo è impopolare. In democrazia fa perdere le elezioni e i politici lo sanno benissimo
Coscienza, pensiero, attenzione, interazione, meditazione, collage mentale, meditazione auditiva
Nella mia concezione della natura umana, l'io cosciente è la sede della coscienza, del pensiero, della percezione di forme, sentimenti ed emozioni, e della volontà. Esso può essere sveglio (cioè attivo), dormiente (cioè inattivo) o trovarsi in uno stato ibrido (cioè semi-attivo ovvero semi-dormiente). L'io cosciente è ciò che resta della psiche se si esclude l'inconscio e i suoi processi, cioè se si esclude il "me" (nella terminologia di William James e George H. Mead).
Cosa non piace alla gente
Alla gente non piace ciò che non capisce, che la spaventa o che si oppone ai propri interessi, alla propria autostima o alla propria comunità, oltre a ciò a cui è allergica per natura o educazione.
Corpo delicato
Dove vai con quel corpo delicato
Sempre in cerca di carezze
Sempre attento a non ferirsi,
e a non farsi bruciare dal sole?
Forse qualcuna quel corpo
lo vorrebbe così com'è.
Sempre in cerca di carezze
Sempre attento a non ferirsi,
e a non farsi bruciare dal sole?
Forse qualcuna quel corpo
lo vorrebbe così com'è.
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