Le interazioni tra esseri umani sono insoddisfacenti quando non c'è corrispondenza tra le reciproche aspettative. Cioè quando l'uno si aspetta dall'altro dei comportamenti che l'altro non è disposto ad adottare. Avviene infatti spesso che l'uno tende ad attribuire all'altro dei doveri e delle responsabilità, e a se stesso dei diritti e delle libertà, che l'altro non riconosce o riconosce in misura insufficiente. In altre parole, ognuno vorrebbe dall'altro più di quanto l'altro sia disposto a dargli.
Il problema è aggravato dal fatto che spesso uno considera le proprie aspettative nei confronti dell'altro, come diritti e, di riflesso, come doveri dell'altro nei propri confronti, dando luogo, quando le aspettative vengono disattese, a rivendicazioni e risentimenti più o meno profondi e duraturi.
I rapporti umani sarebbero più facili e soddisfacenti se si evitasse di vederli in termini di diritti e/o doveri naturali. Infatti, diritti e doveri non esistono a priori, ma dovrebbero essere il risultato di negoziazioni, contratti o accordi espliciti, così che non ci siano fraintendimenti su di essi e ognuno possa scegliere, senza farsi illusioni e senza pretese irrealistiche, le persone più adatte con cui interagire.
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