Noi pensiamo secondo schemi e percorsi logici predefiniti dovuti alle nostre esperienze, a ciò che ci è stato insegnato e ai nostri pregiudizi inconsci. Tuttavia non ce ne accorgiamo, e ci illudiamo di pensare liberamente, volontariamente e razionalmente. Per poter pensare al di fuori dei nostri schemi e percorsi logici predefiniti, dovremmo essere consapevoli degli automatismi mentali che li sottendono, e fare uno sforzo di volontà per disattivarli. Tuttavia l'autoconsapevolezza è normalmente di breve durata perché stancante, normalmente sgradevole e scoraggiata dalla comune opinione che la spontaneità sia una virtù e l'autocontrollo un difetto del carattere.
Spesso i nostri pensieri sono errati, irreali, assurdi, incompleti, mistificati, pieni di lacune e forzature, ma non ce ne accorgiamo perché siamo abituati a non verificare criticamente la loro validità, non solo perché ciò richiederebbe un'autoconsapevolezza stancante e sgradevole, ma soprattutto perché abbiamo una paura inconscia che le nostre idee e opinioni siano errate, cosa che ci costringerebbe a cambiare qualcosa della nostra personalità. Di conseguenza, abbiamo una paura inconscia e una repulsione nei confronti dell'autocritica. Tuttavia tale paura è mistificata. Infatti ci illudiamo e vantiamo di esercitare l'autocritica, ma lo facciamo solo su una parte delle nostre idee e opinioni: quelle di cui siamo insicuri.
Indice per categorie
| Indice cronologico
| Articolo casuale
| Articoli in evidenza
| I miei aforismi
| Contatto
ATTENZIONE: Questo blog si è trasferito in http://blog.cancellieri.org
Nessun commento:
Posta un commento