Quando un bisogno non può essere soddisfatto, per evitare il dolore causato dalla sua frustrazione, la psiche, inconsciamente, lo congela (o, per usare un termine psicoanalitico, lo "rimuove"). In tal modo il soggetto non sente più quel bisogno e non soffre più per la sua insoddisfazione, anche se la sua rimozione può dar luogo a disturbi psicosomatici e/o a strategie di evitamento consce o inconsce. Un bisogno può restare congelato per il resto della vita, oppure venire scongelato da un evento che ne facilita la soddisfazione. Lo scongelamento di un bisogno è un evento commovente per il soggetto, che può anche piangere quando si verifica, a causa del riemergere delle sofferenze causate dalla sua frustrazione.
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