Può succedere, in certe circostanze, che la volontà dell'io cosciente venga messa fuori uso, cioè inibita, da un altro agente mentale che sostituisce la sua volontà a quella dell'io e prende il controllo della persona suscitando ansia o panico. Tale agente (sul quale l'io cosciente non ha alcun potere diretto) potrebbe corrispondere al “super-io” teorizzato da Sigmund Freud.
In tali casi, ciò che l'io cosciente può fare per ristabilire la sua volontà è chiedere l'aiuto di un'altra persona da cui farsi stimolare o guidare, preferibilmente uno psichiatra, uno psicoterapeuta o uno psicologo.
Questi fenomeni possono avvenire in misura più o meno grande, anche nella vita di tutti i giorni e in ognuno di noi. Paradossalmente, essi sono tanto più probabili quanto più il soggetto è libero da impegni, occupazioni, difficoltà, bisogni insoddisfatti o problemi da risolvere. Per questo ipotizzo che il super-io serva essenzialmente a reprimere o limitare la libertà del soggetto (dagli impegni sociali).
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