2019/08/10

Giochi di imitazione

Quando due umani si incontrano, attraverso i neuroni specchio, ciascuno interpreta (o dovremmo dire "legge") i sentimenti e le intenzioni dell'altro e, in un gioco di imitazione reciproca, essi stabiliscono i rispettivi ruoli, status, appartenenze, identità, compatibilità, alleanze e ostilità, modalità e regole di cooperazione, accettazioni, rifiuti, ecc. Tutto ciò inconsciamente e automaticamente.

Il gioco di imitazione reciproca consiste, tra l'altro, nello stabilire chi dei due imita altro. L'imitatore è subordinato all'imitato, ed esprime l'intenzione di servirlo. In altre parole, imitare = servire, ovvero seguire. I ruoli di imitatore e di imitato possono essere invertiti periodicamente. Infatti un rapporto di cooperazione paritario comporta una continua inversione dei ruoli "padrone" e "servo" (guida e seguace).

Lo scopo, ovvero il bisogno, è quello di capire che tipi di interazione sono possibili tra i due, mettersi d'accordo su tali tipi, e interagire come convenuto esplicitamente o, ancor più spesso, implicitamente.

I tipi di interazione possono fare riferimento a modelli culturali di comportamento interattivo noti ad entrambe le parti, ovvero interiorizzati nelle loro menti e da esse "praticati".

Come parte del gioco, uno dei due può "imitare" certe forme culturali e percepire, attraverso i neuroni specchio, la risposta emotiva dell'interlocutore. Si tratta dunque di una serie di test, in cui ciascuno presenta (attraverso la sua imitazione inconsapevole) esempi di comportamenti, di stili di vita, per rilevare il gradimento o il rigetto dell'altro rispetto a ciascuno di tali tipi. Il gradimento di un certo tipo (ovvero di una certa opzione) di comportamento può essere espresso mediante una imitazione (ovvero riproduzione) del comportamento stesso.

In somma, attraverso la scelta di imitare o non imitare un certo comportamento ognuno esprime il suo gradimento o non gradimento del comportamento stesso e la sua disponibilità o indisponibilità ad interagire nel modo corrispondente.

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Blog di Bruno Cancellieri