La vita comporta continui cambiamenti di stato all'interno di un organismo vivente. Quando non avvengono più cambiamenti di stato, l'organismo muore. Il piacere e il dolore non sono proprietà di stati particolari, ma di particolari cambiamenti di stato.
La felicità non è dunque associata ad uno stato fisso, ma al movimento e al lavoro che producono un certo cambiamento di stato. In altre parole, è nel fare e nel realizzare che si prova piacere, non nel contemplare o nell'usare ciò che si è fatto o realizzato. Si dice infatti che il bello del viaggio non sia la meta, ma il percorso per raggiungerla.
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