Per me l'invidia è una manifestazione di un bisogno di potenza (presente con intensità più o meno grande in tutti gli esseri umani) accompagnato da scarsa intelligenza e scarsa empatia e quindi stupido e sfrenato. Le persone invidiose vorrebbero (se solo potessero) avere più degli altri, più di tutti gli altri, e "rosicano" quando non ci riescono. Ogni volta che un loro amico ha successo più di loro, invece di esserne contenti, ne soffrono e inconsciamente dicono: argh! ecco un altro che ha ottenuto qualcosa più di me! Siccome l'invidia è un peccato capitale, nessuno ammetterà di essere invidioso, e ognuno inventerà qualcosa per nascondere o dissimulare la propria invidia e la rimuoverà nel suo inconscio ingannando anche se stesso. L'invidia è uno dei grandi mali dell'umanità. Credo che l'invidia per il successo economico degli ebrei sia stata una delle cause dell'ascesa del nazismo e dell'antisemitismo in generale.
Vedi anche Invidia (di Umberto Galimberti).
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