2014/03/31

L'invidia

Per me l'invidia è una manifestazione di un bisogno di potenza (presente con intensità più o meno grande in tutti gli esseri umani) accompagnato da scarsa intelligenza e scarsa empatia e quindi stupido e sfrenato. Le persone invidiose vorrebbero (se solo potessero) avere più degli altri, più di tutti gli altri, e "rosicano" quando non ci riescono. Ogni volta che un loro amico ha successo più di loro, invece di esserne contenti, ne soffrono e inconsciamente dicono: argh! ecco un altro che ha ottenuto qualcosa più di me! Siccome l'invidia è un peccato capitale, nessuno ammetterà di essere invidioso, e ognuno inventerà qualcosa per nascondere o dissimulare la propria invidia e la rimuoverà nel suo inconscio ingannando anche se stesso. L'invidia è uno dei grandi mali dell'umanità. Credo che l'invidia per il successo economico degli ebrei sia stata una delle cause dell'ascesa del nazismo e dell'antisemitismo in generale.

Vedi anche Invidia (di Umberto Galimberti).

2014/03/25

Un altro modo di rappresentare i popoli


Gli italiani visti da Alessandro Manzoni

Trovo attuale questa visione degli italiani (da "Adelchi" - 1822):

"Dagli atrii muscosi, dai fòri cadenti,
dai boschi, dall’arse fucine stridenti,
dai solchi bagnati di servo sudor;
un volgo disperso, repente si desta,
intende l’orecchio, solleva la testa,
percosso da novo crescente romor.

Dai guardi dubbiosi, dai pavidi volti,
quel raggio di sole da nuvoli folti,
traluce de’ padri la fiera virtù:
ne’ guardi, ne’ volti confuso ed incerto
si mesce e discorda lo spregio sofferto
col misero orgoglio di un tempo che fù.
..."

2014/03/23

Pavlov Dog Labs


Il papa e i mafiosi

Il papa ha detto ai mafiosi che andranno all'inferno. Chissà quanti milioni di pernacchie gli sono ritornate!
Non sarebbe più produttivo che Sua Santità inviasse una circolare a tutti i preti del mondo obbligandoli, pena la scomunica, a non intrattenere alcun rapporto con i mafiosi e a ricordare ogni domenica ai fedeli durante la messa che i mafiosi sono il cancro della società, e che è peccato avere rapporti d'affari con loro?

Struttura della mente secondo la psicologia dei bisogni



Leggi Psicologia dei bisogni.

2014/03/21

Esercitare la libertà

Esercitare la libertà significa scegliere liberamente e consciamente a quali stimoli esporci, dove stare, con chi stare, cosa guardare, cosa ascoltare, cosa leggere, a cosa pensare, di cosa parlare, cosa cercare, cosa fare. Ciò che sceglieremo avrà una doppia influenza su di noi: susciterà dei sentimenti e questi contribuiranno a modificare le nostre strategie inconsce. Possiamo spostarci e viaggiare fisicamente o mentalmente e il viaggio ci cambierà in modi che dipenderanno dai luoghi che avremo scelto.

La democrazia

Quello che le donne vogliono

2014/03/16

Psicologia dei bisogni



Leggi la Psicologia dei bisogni.

La normalizzazione dei bambini


Bambino ancora non completamente "normalizzato" (foto di Henri Cartier-Bresson)

2014/03/14

2014/03/13

Per una morale condivisa creativa

Non si può essere "felici" da soli, ma la felicità dipende dalla qualità delle nostre relazioni col prossimo, a partire dal partner coniugale, i familiari, gli amici, i colleghi, e via di seguito. Affinché tra due persone ci sia una relazione "felice" o "sana" occorre che vi sia un linguaggio e un sistema di valori sufficientemente condiviso, altrimenti la relazione è caotica e prona alla violenza, cioè all'imposizione della volontà individuale dell'uno sull'altro con qualsiasi mezzo, tra cui la forza.

2014/03/12

Apprendimento come "avere" o come "essere"

"Gli studenti che fanno propria la modalità dell'avere si prefiggono un'unica meta: conservare ciò che hanno appreso, registrandolo esattamente nella propria memoria oppure conservando accuratamente le annotazioni. Non devono né produrre né creare qualcosa di nuovo. In effetti, gli individui del tipo «avere» mostrano la tendenza a sentirsi turbati da nuovi pensieri o idee su questo o quell'argomento, e ciò perché il nuovo mette in questione l'insieme cristallizzato di informazioni che già possiedono. In effetti, per una persona agli occhi della quale l'avere costituisce la forma principale di relazione con il mondo, idee che non possano venire facilmente incamerate (o registrate per iscritto) sono preoccupanti, al pari di qualsiasi altra cosa cresca e si trasformi, e che pertanto sia incontrollabile." (Erich Fromm)

La mia eredità

Cosa vorrei lasciare ai posteri? La mia visione del mondo, la mia lista di autori buoni e autori cattivi, la mia lista di idee giuste e idee sbagliate, di libri ed opere d'arte da conoscere. Una serie di consigli.

Iscrizione all'UAAR



Psicoanalisi e morale

Una delle più importanti conquiste dell'umanità, che dobbiamo a Sigmund Freud, è stata la scoperta, o meglio la supposizione, dell'inconscio e del super-io, oltre al metodo terapeutico psicoanalitico che permette di ridurne gli effetti nocivi. Il super-io è un entità psichica inconscia che giudica e condanna ingiustamente, cioè morbosamente, la persona che lo ospita, la quale si sente inconsciamente obbligata ad espiare in qualche modo la pena richiesta dalla condanna attraverso l'auto-impedimento della soddisfazione di legittimi bisogni o lo sviluppo di malattie psicosomatiche.

2014/03/09

Chi vuole migliorare il mondo?

Se nessuno prende una posizione etica, se nessuno riconosce l'importanza del concetto di "miglioramento sociale" e tutti lo considerano solo retorica, se nessuno sente il diritto/dovere di giudicare gli altri, allora il mondo va alla deriva, e temo che sarà una deriva disastrosa. Anche se nessuno ha la formula del bene, ognuno dovrebbe cercarlo il bene, e prendere posizione al fianco di coloro che riconosce (pur senza certezza) come miglioratori del mondo e contro quelli che riconosce come suoi peggioratori. Altrimenti ognuno fa quello che gli pare astenendosi dall'impegno per il progresso civile, tutti si deresponsabilizzano riguardo allo stato della società e l'etica diventa solo inutile retorica. Poi non meravigliamoci se Berlusconi ancora comanda democraticamente in Italia.

Citazioni di Karl Popper

Uno Stato democratico non può essere migliore dei suoi cittadini.

Una democrazia non può esistere se non si mette sotto controllo la televisione, o più precisamente non può esistere a lungo fino a quando il potere della televisione non sarà pienamente scoperto.

Chi ha da dire qualcosa di nuovo e di importante ci tiene a farsi capire. Farà perciò tutto il possibile per scrivere in modo semplice e comprensibile. Niente è più facile dello scrivere difficile.

Dovremmo rivendicare, nel nome della tolleranza, il diritto a non tollerare gli intolleranti.

In realtà non c'è nessuna storia dell'umanità, c'è soltanto un numero illimitato di storie, che riguardano tutti i possibili aspetti della vita umana. E uno di questi è il potere politico.

Quelli tra noi che non espongono volentieri le loro idee al rischio della confutazione non prendono parte al gioco della scienza.

Leggi la raccolta completa in Dixxit.info

Mozart: Piano concerto n. No. 21 in C major, K.467 Pollini-Muti

Mozart - Piano Concerto No. 17 in G, K. 453

2014/03/08

In occasione della festa della donna

Chiedo scusa a tutte le donne che conosco (in primis a mia moglie e mia figlia) per non aver fatto loro auguri né regali in occasione della festa della donna. Questo non significa che non abbia per loro una grande considerazione e gratitudine, al contrario. Il problema è dovuto ad un disturbo mentale di cui sono affetto, non ancora repertoriato nel DSM (manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), che chiamerei "festosi". Si tratta di una allergia verso tutte le feste "comandate".

2014/03/07

Quando la filosofia è aria fritta

Ecco due mirabili esempi di aria fritta insegnata e apprezzata nelle università. Se non ci capite nulla e provate un senso di disgusto e irritazione rallegratevi perché vuol dire che la vostra mente non è inquinata dall'oscurantismo accademico:

Da Essere e Tempo di Heidegger:

"L'Esserci non è soltanto un ente che si presenta fra altri enti. Onticamente, esso è piuttosto caratterizzato dal fatto che, per questo ente, nel suo essere, ne va di questo essere stesso. La costituzione d'essere dell'Esserci implica allora che l'Esserci, nel suo essere, abbia una relazione d'essere col proprio essere.

Les Beaux Frères de Patrick Sébastien

2014/03/06

Cosa fare della propria vita

Perfezionista pentito

Da giovane ero un perfezionista, specialmente nel lavoro. Poi ho cominciato a capire che il meglio è nemico del bene e la svolta è arrivata con la lettura di Peter Drucker, con la sua massima "Doing the right thing is more important than doing the thing right". La cosa ha avuto e continua ad avere una portata esistenziale, e così ho cominciato ad apprezzare la libertà dell'imperfezione e dalla perfezione in tutte le cose. La perfezione è una forma di tirannia.

D'altra parte la perfezione è utile, anzi indispensabile, ma solo come riferimento teorico. Cercare di raggiungerla al 100% è una pazzia e un inutile dispendio di risorse. In moltissimi casi vale la regola del 20-80: con il 20% di sforzo si ottiene l'80% del risultato, con il restante 80% di sforzo si ottiene (forse) il restante 20% del risultato.

I bisogni che la religione soddisfa, visti da un ateo

La religione soddisfa essenzialmente due bisogni: quello di sfuggire alla morte e quello di appartenere ad una comunità in cui vige un sistema morale condiviso.

Il primo bisogno, per un ateo, potrebbe essere più o meno soddisfatto, consciamente o inconsciamente, da una visione agnostica dell'universo che non esclude eventualità inconoscibili tra cui l'esistenza di (e una compartecipazione a) una dimensione spirituale non antropomorfa ma comunque immortale, oppure attraverso la propria eredità genetica e/o culturale o la gloria o il ricordo che uno può lasciare di sé.

Il secondo bisogno potrebbe essere soddisfatto dall'appartenenza ad una comunità di persone unite da ideali etici laici e razionali e da un comune impegno per il progresso civile dell'umanità.

In entrambi i casi si tratta di meccanismi di soddisfazione principalmente irrazionali o inconsci, perché anche gli atei hanno un inconscio e sono sede di fenomeni irrazionali. Inutile quindi controbattere le mie argomentazioni con contro-argomentazioni che fanno appello solo alla ragione.

L'origine dell'uomo


Noi atei e le religioni

Noi atei non abbiamo capito che combattere le religioni con la sola razionalità è inutile e perdente. Il successo delle religioni è dovuto al fatto che esse danno qualcosa, soddisfano dei bisogni profondi consci e inconsci. Se togliamo la religione a certe persone, queste avranno disturbi emotivi terribili e insopportabili. Noi atei, invece di proporre la semplice rinuncia alla religione, dovremmo quindi inventarci qualcosa di sostitutivo della religione che possa soddisfare in modi più razionali quegli stessi bisogni. I bisogni non si possono ignorare o eliminare, ma semmai trasformare. Amen.

La grande bellezza

A me "La grande bellezza" è piaciuto tanto come tutti gli altri film di Sorrentino e non so nemmeno perché, e tanto meno mi sognerei di spiegarlo a qualcuno, ma la cosa che trovo interessante non è la discussione sulle qualità reali o presunte del film, ma l'imbarazzo (e in certi casi il fastidio) di coloro a cui non è piaciuto o che "non l'hanno capito". Certo sarebbe più bello e rassicurante se fossimo tutti più affini nei gusti, ma non è così. Rassegnamoci alla diversità del sentire e del pensare e cerchiamo di viverla con serenità, senza chiederci dove sia l'errore o la mancanza.
Fatto sta che questo film ha diviso gli italiani in due partiti, a volte con scarso rispetto reciproco.

2014/03/05

Sullo scrivere astruso (di Arthur Schopenhauer)

"Non vi è nulla di più facile che scrivere in modo che nessuno possa capire; come, invece, nulla è più difficile che esprimere pensieri significativi in modo che ognuno debba comprenderli. L'astrusità è parente dell'assurdità, e ogni volta è infinitamente più probabile che essa celi una mistificazione piuttosto che una qualche intuizione profonda. […] Un autore nulla dovrebbe temere più del palese sforzo di far vedere più spirito di quanto non abbia; ciò, infatti, risveglia nel lettore il sospetto che abbia assai poco spirito."
(Arthur Schopenhauer)

Lo stallo degli utopisti (di Giovanni Gaetani)

Il talento non basta a spiegare il successo di una persona, così come allo stesso modo non è sufficiente la sola fortuna: anche il più talentuoso degli uomini, se gettato in un contesto ostile, non riuscirà a capitalizzare al massimo le sue capacità e predisposizioni; similmente, il più inetto degli uomini, anche qualora si ritrovasse nel contesto più favorevole, non saprebbe che farsene dei mille stimoli e opportunità che gli si parano davanti.

Incomunicabilità generale


2014/03/03

Cos'è la cultura

"La cultura e' ciò che resta dopo aver dimenticato tutto di ciò che si e' studiato..."
(Gaetano Salvemini)


2014/03/02

Dio e gli esseri umani

Dio non si interessa della nostra sorte. Infatti non siamo siamo stati creati da lui, ma da sue creature (le leggi naturali), e gli siamo completamente indifferenti, sia da vivi che da morti. E' occupato in altre faccende o si è suicidato dopo aver creato il mondo.

Psicologia dei bisogni relazionali

Una psicologia razionale dovrebbe essere basata sull'analisi (a livello individuale e sociale) di:
  • bisogni (primari, cioè geneticamente determinati) di salute fisica e di interazione / relazione / appartenenza sociale
  • bisogni (secondari, cioè interattivamente determinati) di conferme, assicurazioni e strategie per la soddisfazione dei bisogni primari e secondari
  • interazioni (rituali o creative) a scopo di conferma e attuazione transazionale di relazioni / appartenenze sociali
Tale psicologia si potrebbe definire "psicologia dei bisogni relazionali".

Blog di Bruno Cancellieri