A mio avviso i tatuaggi esprimono messaggi inconsci rivolti agli altri e a se stessi, come, ad esempio, i seguenti:
Guardami, io esisto e tu non devi ignorarmi. O apprezzi o disprezzi il mio tatuaggio, ma non puoi ignorarlo, non puoi ignorarmi.
Io non sono uno qualsiasi, io sono speciale, io sono originale perché il mio tatuaggio è unico al mondo.
Io sono padrone del mio corpo, nessuno può dirmi come deve apparire. Io sono libero da condizionamenti, io sono anticonformista.
Io sono coraggioso perché il mio tatuaggio è stato molto doloroso ed è irreversibile. Come la mia personalità, non cambierà mai.
Io appartengo alla comunità dei tatuati, diversa dalla tua, migliore della tua, di cui fanno parte altre persone simili a me, che si tatuano anch'esse.
Se ti faccio schifo dimostri che sei ignorante, conformista, cattivo.
Io sono una persona alla moda, tu no; io sono più evoluto di te.
Il mio tatuaggio è bello, e dimostra il mio buon gusto.
Questo tatuaggio mi ricorda qualcosa che per me ha grande valore e che non voglio mai dimenticare.
Il mio tatuaggio racconta una storia, esprime certi ideali. Se non li capisci e non li condividi sei mio nemico, sei ignorante, sei stupido.
Se capisci il mio tatuaggio e ti piace, sei mio amico e alleato.
Il mio tatuaggio è un grido di dolore autolesionista, se non lo capisci non hai sentimenti.
Più è esteso il tatuaggio, più forti sono i messaggi che esso esprime, più sono coraggioso, più attenzione e rispetto io merito, più alta è la mia posizione nella gerarchia dei tatuati.
Ecc.
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