Un eccesso di libertà è distruttivo. Il liberismo incontrollato, il laicismo, il relativismo etico, il pensiero debole, il postmodernismo, hanno ampliato oltremisura le libertà individuali causando confusione, smarrimento, angoscia, solitudine e crisi economiche, politiche e sociali. Le masse sono infatti incapaci di usare in modo intelligente, costruttivo, sano e innocuo le libertà che hanno ereditato senza aver fatto nulla per ottenerle.
Se non vogliamo che la nostra specie si estingua o subisca catastrofi a livello planetario, e se vogliamo ridurre le sofferenze causate dalla disgregazione sociale, dobbiamo democraticamente accordarci su come limitare le nostre libertà in diversi ambiti: etico, sociale, politico, economico, culturale ecc.
Ciò non significa che chi non rispetta tale accordo debba essere sanzionato giuridicamente, né che la libertà di pensiero debba essere soppressa. Significa piuttosto che ognuno dovrebbe avere la possibilità di attingere ad una conoscenza e una saggezza condivisa da una maggioranza di persone a livello planetario e non locale.
Questo accordo dovrebbe essere facilitato dagli intellettuali tenendo conto ecletticamente del patrimonio scientifico ed umanistico di cui disponiamo, senza confini disciplinari.
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