Da cosa sono causati i mali della società, ovvero i problemi economici, politici, ecologici e di convivenza? Molti dicono che sono causati dai cattivi politici che pensano solo ai propri interessi, o dalle multinazionali che pensano solo ad arricchirsi a spese della gente e dell'ambiente, e che per risolvere tali problemi la gente dovrebbe svegliarsi ("aprire gli occhi"), sensibilizzarsi e sostituire la classe politica con persone più oneste, sensibili e capaci. E così le librerie, i giornali e i social network sono pieni di analisi dei problemi in tal senso e di incitamenti al risveglio e/o alla ribellione.
Ritengo questo modo di pensare fuorviante e inefficace. Infatti, che i cittadini siano svegli o sensibilizzati, prima di essere il prerequisito fondamentale per la soluzione dei problemi, è, per difetto, la prima causa di essi. In altre parole, dire che per risolvere i problemi sociali la gente dovrebbe svegliarsi, è come dire che se fossimo tutti più buoni e bravi tutto andrebbe meglio. Una lapalissiana tautologia.
Io penso invece che, mentre cerchiamo di analizzare e risolvere i problemi economici e politici, o ancor prima, dovremmo affrontare il problema del nostro "sonno", della nostra stupidità e cattiveria, dei motivi per cui non ci comportiamo come "dovremmo", e delle eventuali soluzioni per migliorare le nostre mentalità.
Penso infatti che dovremmo soprattutto studiare la natura umana e sperimentare nuovi modi di autogovernarci, interagire e negoziare a livello interindividuale un'etica per la soddisfazione dei nostri bisogni, che tenga conto delle recenti scoperte nelle scienze naturali e sociali (tra cui la psicologia sociale, la cibernetica, la genetica, le neuroscienze ecc.) e dello spazio lasciato vuoto dalle religioni e dalle tradizioni in declino.
E' inutile Insistere con le vecchie idee e i vecchi metodi, che hanno dimostrato i loro limiti.
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