Le contratture antalgiche dei muscoli (che servono a determinare una postura di minor sofferenza) hanno un equivalente nella psiche, dove, a causa di esperienze dolorose, specialmente se avvenute in età immatura, vengono involontariamente e incosciamente adottate strategie difensive di inibizione ed evitamento con rimozione del ricordo doloroso.
Tra le esperienze dolorose che possono dar luogo a contratture antalgiche psichiche, vi sono le frustrazioni di bisogni primari come quello di affetto e di accoglienza. Tali frustrazioni inducono una rimozione, o anestesia, dei bisogni stessi. Il soggetto ottiene in tal modo di lenire la propria sofferenza, al prezzo, però, di rinunciare per sempre al piacere di soddisfare i bisogni frustrati rimossi, limitando, in tal senso, le propre potenzialità e la propria vita sia nella sfera individuale che in quella dei rapporti con gli altri.
Le contratture antalgiche psichiche e la rimozione dei ricordi dolorosi e dei bisogni frustrati possono durare (e limitare) una vita intera in assenza di una psicoterapia efficace o di esperienze che diano luogo ad una rielaborazione delle esperienze dolorose rimosse.
Indice per categorie
| Indice cronologico
| Articolo casuale
| Articoli in evidenza
| I miei aforismi
| Contatto
ATTENZIONE: Questo blog si è trasferito in http://blog.cancellieri.org
Nessun commento:
Posta un commento