Riflessioni sulla natura "sistemica" degli esseri viventi, e dell'uomo in particolare, e del ruolo fondamentale delle "domande" e delle "risposte" automatiche, ovvero programmate secondo certe logiche. Articolo ispirato dalla "ecologia della mente" di Gregory Bateson e dalla "omeostasi sentimentale" di Antonio Damasio, condito e integrato con qualche mia idea personale.
Un sistema (organico o inorganico) è qualcosa capace di rispondere a domande e di porre domande, in modo automatico, ovvero seguendo una certa logica più o meno modificabile.
Per "domanda" intendo uno stimolo intenzionale o non intenzionale, inviato o ricevuto, che viene interpretato dal sistema o sottosistema ricevente come un ordine, ovvero una richiesta di attenzione, di azioni o di cessazione o inibizione di azioni.
Un'azione richiesta può consistere in certi comportamenti tra cui la fornitura di certe informazioni, oggetti, sostanze o servizi.
La risposta ad una domanda sistemica può consistere nella produzione e nell’invio di un’altra domanda.
Gli esseri viventi sono organismi, ovvero sistemi organici. L’interazione tra sistemi organici, e tra essi e sistemi inorganici, è ciò che viene comunemente chiamato “ecologia”. I sistemi che interagiscono "ordinano" e si “ordinano”, ovvero trasformano e si trasformano, insegnano e apprendono, adattano e e si adattano reciprocamente.
Le risposte sistemiche di un essere umano a "domande", ovvero a stimoli interni ed esterni, possono essere cognitive, emotive e motivazionali. Infatti, ad un certo stimolo proveniente da un altro umano, da un suo simulacro (medium), da un fenomeno naturale o da una macchina, un individuo può rispondere allo stesso tempo, consciamente e/o inconsciamente, con particolari immagini mentali, parole e relative associazioni semantiche, ricordi di esperienze, aspettative, emozioni, sentimenti, decisioni istantanee o programmatiche, volontà, desideri, movimenti muscolari, alterazioni metaboliche e fisiologiche, e qualunque altro atto o fenomeno di cui è capace volontariamente o involontariamente.
Per conoscere la natura umana, ovvero per capire se stessi e gli altri, è necessario vedere l’uomo come sistema che interagisce con altri sistemi e con i propri sottosistemi mediante scambi esterni e interni di domande e risposte sistemiche secondo certe logiche. Queste non possono essere rilevate scientificamente, ma possono essere intuite anche se in modo incerto.
Essendo le logiche di interazione parzialmente modificabili, e quindi migliorabili in termini di soddisfazione dei bisogni propri e altrui, ogni umano dovrebbe cercare di intuirle, sia da solo che con l’aiuto di strumenti culturali, unendo la teoria alla pratica delle interazioni umane.
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Finalmente qualcuno che parla di SISTEMI!
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