Ispirato dal famoso "dilemma del prigioniero" descritto in tutti i trattati di sociologia, mi è venuta in mente la seguente riflessione.
Sembra confermato da (quasi) tutta la comunità scientifica che il pianeta è condannato ad un graduale macroscopico esaurimento delle risorse vitali se non correggiamo rapidamente i nostri consumi e il nostro stile di vita. Vedi https://it.wikipedia.org/wiki/Impronta_ecologica
Il dilemma è dunque: se riduco la mia impronta ecologica e gli altri non lo fanno, non avrò evitato la catastrofe planetaria, ma avrò solo rinunciato a comodità a vantaggio di coloro che non vi rinunceranno.
Ora, siccome la maggior parte della gente si disinteressa dei problemia ecologici, non potendo evitare la catastrofe, forse mi conviene continuare a vivere come ho sempre fatto.
Con questa logica la catastrofe è assicurata, anche perché i politici cercano di compiacere le masse, le quali non si interessano di problemi di livello superiore a quello dei propri interessi individuali, e nessuno stato è disposto a rinunciare alla propria sovranità a favore di una ipotetica autorità di livello superiore
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