- bisogni di salute (integrità fisica, nutrizione, rapporti sessuali, protezione, assenza di dolore, sicurezza economica, riposo, guarigione...)
- bisogni di comunità (appartenenza e integrazione sociale, interazione, cooperazione, unione, intimità, riconoscimento del proprio ruolo sociale...)
- bisogni di bellezza (armonia, pulizia, semplicità, purezza, chiarezza, fascinazione, incanto...)
- bisogni di libertà (individuazione, differenziazione, solitudine, spazio, tempo, creazione, esplorazione, fantasia...)
- bisogni di sapienza (informazioni, conoscenze)
- bisogni di potenza (prevalenza, posizione gerarchica più alta possibile consentita dalle proprie capacità confrontate con quelle altrui, riconoscimento e accettazione della propria posizione gerarchica da parte degli altri...)
Piaceri e gioie sono l'effetto della soddisfazione dei bisogni, mentre dolori e sofferenze sono l'effetto della loro frustrazione. I disturbi e le malattie mentali di origine interattiva (cioè non organica) sono causati da una prolungata frustrazione e/o rimozione di bisogni.
Per quanto detto sopra, se si vuole capire qualsiasi comportamento umano, qualunque suo prodotto o opera, pensiero, sentimento o espressione, occorre chiedersi quali bisogni il soggetto cercava di soddisfare attuando quel comportamento, producendo quel prodotto o quell'opera o esprimendosi in quel modo. Segue un questionario che può aiutarci in questo.
Il soggetto...
- cercava di guadagnare denaro? [il denaro facilita la soddisfazione di diversi bisogni, di tutte le classi sopra elencate]
- cercava di preservare la sua salute?
- cercava di diventare immortale?
- cercava un partner sessuale?
- cercava di rendersi attraente verso eventuali partner sessuali o economici?
- cercava di ottenere riconoscimenti di appartenenza sociale?
- cercava di essere accettato dagli altri membri della sua comunità di appartenenza?
- cercava di convincere altre persone ad obbedire alle prescrizioni della sua comunità di appartenenza?
- cercava di stabilire un legame di interdipendenza con altre persone?
- cercava di far parte di una comunità?
- cercava di obbedire a prescrizioni della comunità di appartenenza?
- cercava di difendere la sua comunità di appartenenza?
- cercava di produrre qualcosa di bello?
- cercava di affermare la propria libertà rispetto a vincoli o convenzioni ritenute opprimenti?
- cercava di affermare la propria superiorità rispetto a qualcun altro?
- cercava di affermare un certo status gerarchico?
- cercava di aumentare il suo status?
- cercava di evitare di dover obbedire a certe persone o alle prescrizioni della propria comunità
- cercava il successo?
- cercava di convincere gli altri della propria maggiore competenza?
- provava un senso di soddisfazione rispetto a certi suoi bisogni?
- provava un senso di frustrazione rispetto a certi suoi bisogni?
- cercava di capire i bisogni altrui?
- cercava di soddisfare i bisogni altrui?
- cercava di ostacolare la soddisfazione dei bisogni altrui?
- cercava di soddisfare in modo simbolico un bisogno rimosso?
- cercava di nascondere qualche suo bisogno ritenuto sconveniente?
- ....
Qualcuno ha trovato questo metodo "troppo schematico e riduttivo". La mia risposta è che il fatto di essere schematico è una virtù in quanto gli schemi aiutano a capire fenomeni complessi. Che poi sia riduttivo dipende se uno lo considera un punto di arrivo o di partenza, uno schema esclusivo o inclusivo. Infatti non conosco altri metodi più completi, comprensibili, utilizzabili ed efficaci. Comunque il questionario non è completo, ognuno può aggiungere tutte le domande che vuole facendo però sempre riferimento ai bisogni, perché non facciamo nulla se non per soddisfare uno o più bisogni nostri e/o altrui.
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