A parte i significati definiti nei vocabolari, per me "normale", in senso psicologico, è un modo di essere e di comportarsi usuale, comune, ordinario, caratteristico della maggioranza di una popolazione o gruppo sociale, che la maggioranza si sente motivata a imitare e rispetto al quale ha consciamente o inconsciamente paura di differenziarsi, come se, comportandosi in modo troppo diverso dal normale rischiasse di essere emarginata, esclusa, giudicata come immorale, o punita in qualche modo. La normalità è il modello di riferimento del conformismo. Per questo molti sentono il bisogno profondo di essere, o almeno sembrare, normali.
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