Inferiorità, moralismo, misantropia, antipatia. Potrebbe essere una catena di cause ed effetti. A partire da una inferiorità oggettiva o percepita, possiamo diventare moralisti per cercare di arginare la prevaricazione dei forti sui più deboli o per compensare una inferiorità fisica o sociale con una morale o intellettuale. Dal moralismo è facile passare alla misantropia dato che quasi tutti gli esseri umani si comportano egoisticamente e ingiustamente nei confronti del prossimo. E il moralista e il misantropo si rendono fatalmente antipatici agli occhi delle persone che condannano o disprezzano direttamente o indirettamente.
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