Una paura inconfessabile (e perciò inconscia) è presente più o meno in tutti gli umani: quella della libertà altrui. Essa si accompagna con la tendenza ad imporre agli altri la propria visione del mondo, la propria filosofia, la propria religione, la propria politica, le proprie gerarchie, le proprie aspetttive, il proprio stile di vita. Ciò avviene perché l'Uomo è un animale sociale competitivo ed usa le tradizioni (come le religioni), le ideologie, le leggi per limitare la competizione che, se lasciata libera, può essere spietata ed è perciò spaventosa. Da quando la libertà di pensiero e di espressione è ufficialmente diventata un diritto umano universale, il desiderio di limitare la libertà altrui non si è estinto, ma è stato rimosso nell'inconscio, da dove continua ad operare in forme mascherate, sublimate e mistificate.
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