Introduzione
L’occhiale filosofico o psicodiagramma, è uno schema grafico che serve ad affrontare nel modo più saggio qualsiasi problema e a vedere qualsiasi cosa o persona nella prospettiva ottimale tenendo conto delle cose più importanti per te e per gli altri. Osservando ripetutamente lo schema, fino a poterlo rivedere con l’immaginazione ogni volta che vuoi, riesci a guidare il tuo pensiero in modo produttivo rispetto alla soluzione dei problemi che intendi affrontare.
Il problema più importante che l'occhiale filosofico può aiutarti ad affrontare è quello di trovare il giusto rapporto verso le persone e le cose che ti circondano e con cui puoi interagire.
Il problema più importante che l'occhiale filosofico può aiutarti ad affrontare è quello di trovare il giusto rapporto verso le persone e le cose che ti circondano e con cui puoi interagire.
Nello schema dell'occhiale filosofico è rappresentata una struttura esagonale oltre ad una serire di scritte e linee di collegamento tra gli elementi dello schema stesso. I vertici dell’esagono rappresentano sei entità descritte nel seguito, ognuna delle quali ha proprietà e aspetti specifici come, ad esempio, bisogni, paure, esigenze, interessi, volontà, desideri, imperativi, leggi, norme ecc. che possono essere tra loro più o meno contrastanti o in armonia, compatibili o incompatibili, e dar luogo, di conseguenza, a competizione, selezione, cooperazione o guerra tra le parti in gioco.
Nell’occhiale filosofico si assume che ogni essere umano, e in particolare l’utente dell'occhiale stesso, sia diviso in due parti distinte, l’IO e il ME, come descritte nel seguito.
Scopo della saggezza prodotta dall'occhiale filosofico, è l’armonizzazione delle esigenze e degli interessi associati alle diverse entità. In altre parole, la migliore conciliazione e cooperazione possibile tra le parti in gioco.
Le linee (non tratteggiate) che collegano tutti i vertici dell’esagono tra loro, rappresentano le possibili interrelazioni di cui si tratta nella sezione “Le relazioni tra i vertici dell’esagono”.
Le linee tratteggiate che collegano i vertici dell’esagono all’entità “proprietà” denotano il fatto che ogni vertice è portatore di proprietà, esigenze e interessi di vario tipo.
Le linee tratteggiate che collegano l’entità “proprietà” ai concetti di competizione, selezione, cooperazione e guerra, indicano i possibili rislutati della confluenza delle varie esigenze e interessi in gioco.
NOTA: nel seguito, per soggetto, s’intende l’utente dell'occhiale filosofico.
I vertici dell’esagono
IO: Si tratta della parte del soggetto in cui risiedono coscienza, volontà, ragione, libero arbitrio, obiettivi, pensiero, autocontrollo, razionalità, coraggio, senso della misura, intelligenza, saggezza, amore, humour, capacità critica, di analisi e di pianificazione.
ME. Si tratta della parte del soggetto che contiene tutto ciò che non è compreso nell’IO, cioè corpo, inconscio, bisogni, paure, motivazioni, automatismi, pregiudizi, emozioni, spontaneità, esperienze, manie, abitudini, odio, disprezzo, repulsione, gabbie mentali, percezioni, linguaggi, capacità, incapacità, irrazionalità, piacere, dolore, empatia, malattie, disturbi mentali, memoria, status sociale oggettivo e soggettivo.
ALTRI: Si tratta di tutte le altre persone al di fuori del soggetto, conosciute o presunte, viste attraverso le esperienze del soggetto stesso in cui ha avuto a che fare con altri esseri umani. In questa entità sono compresi sia singoli individui particolari, sia gruppi, categorie di persone e tipi psicologici che il soggetto ha costruito nella sua mente, con le loro caratteristiche.
NATURA: si tratta della natura intesa come l’insieme dei fenomeni naturali, minerali e biologici, e comprende quindi minerali, vegetali e animali, lo spazio, il tempo, l’energia, le leggi della fisica e della chimica, il caso e la necessità, l’universo e ciò che lo ha generato. Comprende anche Dio, per chi crede nella sua esistenza.
CULTURA: si tratta di tutto ciò che può essere comunicato e tramandato tra esseri umani sia a voce che in forma scritta (analogica o digitale) o mediante opere d’arte e di ingegno. Comprende i linguaggi e le forme di comunicazione, il patrimonio letterario umanistico e scientifico e la storia dell’umanità così come si ricava dal patrimonio stesso. Include i media come libri, giornali, televisione, internet, registrazioni sonore e cinematografiche.
?: è uno spazio dove scrivere il nome di qualsiasi persona o cosa che il soggetto decide di prendere in considerazione come oggetto di studio, riflessione, domanda, interesse, curiosità o problema da risolvere.
Le relazioni tra i vertici dell’esagono
Ogni vertice è potenzialmente in relazione con ciascun altro. Le relazioni possono essere di tipo affettivo o transattivo.
Le relazioni affettive possono essere:
Attrattive: amore, attrazione, ammirazione, apprezzamento, rispetto, desiderio, simpatia, accettazione, approvazione, gradimento, inclusione, dedizione
Repulsive: odio, repulsione, disprezzo, paura, ostilità, antipatia, rifiuto, accusa, disapprovazione, sgradimento, esclusione, ribellione
Le relazioni transattive possono includere aiuto, collaborazione, informazione, istruzione, prestazione lavorativa, prestazione sessuale, contrasto, ostacolo, aggressione, violenza, distruzione ecc.
Nel disegno è indicato il continuo processo decisionale che riguarda sia l'IO che il ME e che consta di tre fasi: domande, opzioni, scelte e decisioni. Infatti, sia l'IO che il ME si pongono domande, determinano le opzioni disponibili e decidono cosa scegliere e il da farsi, a volte in accordo, a volte in disaccordo.
Nel disegno è indicata la presenza dell'autocensura, un'interazione tra l'IO e il ME per cui il ME può inibire l'attività dell'IO e viceversa. Il ME può inibire l'IO allo scopo di impedire che esso faccia delle scelte che il ME considera pericolose, per esempio scelte che portano il soggetto a non rispettare le norme sociali rischiando in tal modo l'isolamento della persona, che per il ME equivale alla morte. L'inibizione in tal caso avviene attraverso vari mezzi come la dimenticanza, la demotivazione, il senso di colpa, l'ansia e l'attacco di panico.
Da parte sua, l'IO può inibire il ME allo scopo di impedire che esso faccia delle scelte che l'IO considera irrazionali, cioè controproducenti, come soggiacere a paure ritenute infondate o cedere a desideri pericolosi, come quello di drogarsi, mangiare eccessivamente ecc. L'inibizione in tal caso avviene attraverso uno "sforzo di volonta" o un "autocontrollo" che impone al ME comportamenti non spontanei e contrari alle proprie pulsioni ed emozioni.
Il processo decisionale
Nel disegno è indicato il continuo processo decisionale che riguarda sia l'IO che il ME e che consta di tre fasi: domande, opzioni, scelte e decisioni. Infatti, sia l'IO che il ME si pongono domande, determinano le opzioni disponibili e decidono cosa scegliere e il da farsi, a volte in accordo, a volte in disaccordo.
L'autocensura
Nel disegno è indicata la presenza dell'autocensura, un'interazione tra l'IO e il ME per cui il ME può inibire l'attività dell'IO e viceversa. Il ME può inibire l'IO allo scopo di impedire che esso faccia delle scelte che il ME considera pericolose, per esempio scelte che portano il soggetto a non rispettare le norme sociali rischiando in tal modo l'isolamento della persona, che per il ME equivale alla morte. L'inibizione in tal caso avviene attraverso vari mezzi come la dimenticanza, la demotivazione, il senso di colpa, l'ansia e l'attacco di panico.
Da parte sua, l'IO può inibire il ME allo scopo di impedire che esso faccia delle scelte che l'IO considera irrazionali, cioè controproducenti, come soggiacere a paure ritenute infondate o cedere a desideri pericolosi, come quello di drogarsi, mangiare eccessivamente ecc. L'inibizione in tal caso avviene attraverso uno "sforzo di volonta" o un "autocontrollo" che impone al ME comportamenti non spontanei e contrari alle proprie pulsioni ed emozioni.
Istruzioni per l’uso dell’occhiale filosofico
Osserva lo schema ripetutamente fino a memorizzarlo in modo tale da poterlo rivedere con l’immaginazione ogni volta che vuoi.
Ogni volta che decidi di studiare, affrontare e/o comprendere una certa entità (persona, cosa, fenomeno, problema o domanda), immagina di metterla nello spazio contrassegnato con ?.
Dopo aver inserito con l’immaginazione l'entità che vuoi prendere in considerazione nello spazio ? , osserva lo schema così completato e prova a seguire con la mente le relazioni tra i diversi vertici, immaginando tutte le possibili relazioni affettive e transattive, le esigenze e gli interessi delle parti in gioco, la loro compatibilità e competitività, e le possibilità e opportunità di conciliazione, cooperazione, competizione, selezione e guerra.
Considera che il ME cerca di comandare il nostro comportamento e i nostri pensieri in base ai suoi bisogni e alle sue paure.
Considera le autocensure che possono essere in azione da parte del ME verso l'IO e da parte dell'IO verso il ME e chiediti se siano utili.
Fatti qualsiasi altra domanda per completare il quadro conoscitivo.
Esamina le opzioni ipotetiche disponibili e fanne una lista.
Toglii dalla lista le opzioni che ti sembrano non abbastanza efficaci, troppo pericolose o irrealizzabili.
Prendi le decisioni del caso scegliendo tra le opzioni rimaste.
Considera che il ME cerca di comandare il nostro comportamento e i nostri pensieri in base ai suoi bisogni e alle sue paure.
Considera le autocensure che possono essere in azione da parte del ME verso l'IO e da parte dell'IO verso il ME e chiediti se siano utili.
Fatti qualsiasi altra domanda per completare il quadro conoscitivo.
Esamina le opzioni ipotetiche disponibili e fanne una lista.
Toglii dalla lista le opzioni che ti sembrano non abbastanza efficaci, troppo pericolose o irrealizzabili.
Prendi le decisioni del caso scegliendo tra le opzioni rimaste.
Questo esercizio, dopo un certo numero di volte che lo pratichi, può cambiare qualcosa nel tuo modo di vedere, agire e sentire, nel senso di conciliare e soddisfare al meglio le esigenze e gli interessi tuoi e di tutte le altre parti in gioco al fine di raggiungere la maggiore armonia possibile per l’insieme.
oOo
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