Il destino della Grecia è non stato deciso dall'oligarchia finanziaria europea, ma dai greci, e mi sembra che ancora non lo abbiano capito. Lo stesso vale, mutatis mutandis, anche per noi italiani. Solidarietà al popolo greco significherebbe pagare di tasca nostra i loro debiti e investire i nostri soldi nel loro paese. A queste condizioni la solidarietà non è scontata, vista la situazione economica e finanziaria italiana. Vogliamo che siano i tedeschi (gli unici non indebitati rimasti) a regalare i loro soldi ai greci (e a noi) e li accusiamo di essere criminali e/o egoisti se non lo fanno? La cosa mi perplime. Questo è fare politica col sedere degli altri. Va bene occuparsi della Grecia, ma chi si occupa dell'Italia? E cosa facciamo per l'ìtalia oltre a lamentarci dei poteri forti e a chiedere ulteriori prestiti a mamma Europa per pagare i nostri debiti? Speriamo anche noi che un bel giorno qualcuno li paghi solo in nome della solidarietà? Dovrebbe pagarli la Merkel? E perché? Detto questo, forse (ma non ne sono sicuro) non conviene far fallire la Grecia o farla uscire dall'euro, ma non per soliderietà o giustizia (cose che non possiamo esportare non avendole nemmeno in Italia), bensì per un sano pragmatismo.
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