Secondo me la musica non cambia in meglio né in peggio, la gente. Incanta, affascina, distrae, piace, lenisce le ferite, unisce temporaneamente (a volte invece divide), ma non credo che cambi nessuno. Finita la musica, tutto riprende come prima, ognuno per la sua strada, la solita strada. Come il Natale. Finite le feste, tutto è come prima.
A volte le parole di una canzone, magnificamente incorniciate, amplificate, veicolate da una bella musica cambiano qualcosa nella società, ma non una musica senza parole.
Una buona musica è come un bicchiere di buon vino, fa bene al momento, ma, finito il suo effetto, tutto è come prima.
Che la musica, da sola, cioè senza parole, non abbia alcun effetto sul progresso civile, è dimostrato dal fatto che è apprezzata sia da progressisti e conservatori, da santi e criminali, e non è oggetto di censura da parte dei poteri politici e religiosi.
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