L'etica laica si fonda non sull'obbedienza agli editti di questa o quella divinità, ma piuttosto su una comprensione profonda della sofferenza. Per esempio, i laici si astengono dal commettere omicidio non perché alcuni libri antichi lo vietano, ma perché uccidere infligge una sofferenza immensa agli esseri senzienti. C'è qualcosa di profondamente problematico e pericoloso negli individui che evitano di uccidere soltanto perché "lo dice Dio". Costoro sono motivati dall'obbedienza più che dalla compassione, e ci si chiede cosa farebbero se qualcuno li inducesse a credere che il loro dio ordina di bruciare gli eretici, mandare al rogo le streghe, lapidare gli adulteri o uccidere gli stranieri.
[Yuval Harari]
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