Mi riesce difficile credere che il futuro sia già scritto, ovvero che il destino esista, a meno che non ammettiamo che il futuro sia già avvenuto e noi lo stiamo semplicemente rivivendo esattamente come lo abbiamo vissuto in un passato di cui non abbiamo memoria. Idea pazzesca, assurda ma affascinante e intellettualmente stimolante. Penso che piacerebbe a Nietzsche.
Aggiungo che, anche in tale ipotesi, dato che non abbiamo memoria del futuro (ovvero di ciò che è passato e che si sta ripetendo) mi sembra imprevedibile prevedere il futuro se non per quanto riguarda quello immediatamente prossimo, ovvero ciò che avverrà tra un attimo, e comunque in misura molto limitata.
Infatti tutto ciò che avviene in un dato momento dipende da ciò che c'era, ed è avvenuto un momento prima, non due o più momenti prima, perché la realtà cambia in ogni momento e non siamo in grado di conoscerla momento per momento, ma solo, e parzialmente, in alcuni momenti.
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