2015/03/03

Chi è disposto a cambiare?

La società può migliorare nella misura in cui una sufficiente quantità di singoli individui migliorino se stessi, cioè cambino la loro mentalità e il loro comportamento. E'inutile analizzare correttamente i problemi sociali e concepire teorie sagge e intelligenti per migliorare la società se poi gli individui non sono disposti a cambiare il proprio comportamento. Quasi tutti aspettano che i cambiamenti avvengano esternamente ad essi e che sia qualcun altro a produrli o causarli. Questo è il vero, fondamentale problema che spiega lo stato miserabile dell'umanità. Provate a chiedere a qualcuno di cambiare la propria mentalità e il proprio comportamento. Sarete fortunati se non verrete insultati o presi per idioti.

2 commenti:

  1. Egregio dott.Bruno Cancellieri. Le pongo un quesito perche´noi malati mentali non siamo curati?E´controproducente?Non é conveniente guarire invece che dipendere come droghe dai Psicofarmaci ai quali non riusciamo a smettere di assumerli?
    Premetto che condivido ogni suo pensiero ho letto molti suoi post.Purtroppo dove ora vivo in brasile dopo una separazione ho avuto una forte depressione oggi sono schizzofrenico?Non cé speranza?Perché questa barriera tra il malato e l analista?Scusi lo sfogo.....

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  2. Caro signore, non sono all'altezza della sua domanda ma posso fare delle supposizioni:

    - i malati di mente non vengono curati perché la cura è molto difficile e pochi psichiatri o psicoterapeuti ne sono capaci. E' facile somministrare calmanti, altra cosa è cambiare la struttura psichica di una persona. La psichiatria accademica ha un approccio organicistico, cioè considera la malattia mentale il risultato di disfunzioni del sistema nervoso ignorando le cause esperienziali e socio-ambientali. A tale proposito Le consiglio la lettura degli scritti di uno psichiatra "anti-psichiatra", Luigi Anepeta (www.nilalienum.it)

    - i malati di mente non vengono curati perché la psicoterapia è molto costosa e pochi possono permettersela

    - sia a livello accademico e che popolare la psicologia è ancora confusa, frammentaria, settaria e oggetto di pregiudizi errati. Non esiste una psicologia né una psicoterapia, ma tante psicologie e tante psicoterapie diverse, che si criticano o disprezzano a vicenda. C'è ancora molto da fare in queste discipline affinché siano utilizzabili praticamente.

    Cordiali saluti e buona fortuna!

    Bruno Cancellieri

    PS: non sono dottore.

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Blog di Bruno Cancellieri