Non si dovrebbe mai disprezzare alcun essere umano, nemmeno quelli più dannosi. Il disprezzo è la manifestazione dell'incapacità di comprendere. Quando si disprezza un essere umano, implicitamente e inconsciamente si auspica la sua inesistenza, in quanto si considera che il mondo sarebbe migliore se quella persona non esistesse.
Il disprezzo è quindi una specie di condanna a morte auspicata. La persona che si sente disprezzata lo capisce e reagisce di conseguenza, cioè disprezzando a sua volta invece che facendo autocritica.
L'atteggiamento ideale verso coloro che si comportano in modo dannoso per sé e/o gli altri è la comprensione critica, che è il contrario dell'incomprensione sprezzante.
D'altra parte è stupido disprezzare gli stupidi, poiché nessuno sceglie di essere stupido. Stupidi si nasce o si diventa a causa di una disposizione genetica e/o di un'educazione stupida. La stupidità è un handicap normalmente inguaribile.
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