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ATTENZIONE: Questo blog si è trasferito in http://blog.cancellieri.org
2018/11/29
Errori di programmazione mentale
Le nostre menti sono programmate da altri esseri umani. Non c'è dunque da meravigliarsi che siano così piene di errori.
Offesa e aggressione
L'offesa percepita, non l'offesa reale o intenzionale, scatena il comportamento aggressivo.
Il senso nascosto e mistificato delle cose
Ogni cosa ha un senso, o più di uno, anche quelle che ci sembrano assurde, insensate, inutili, nocive, bestiali, mostruose, spaventose. Capire il senso nascosto e mistificato delle cose, specialmente del comportamento umano, è la missione del saggio.
2018/11/27
Sull'eventuale esistenza del libero arbitrio
Non so se il libero arbitrio esista. Nel dubbio, mi comporto come se esistesse, almeno per me.
Teorie, errori e vedute
Nel mondo accademico le facoltà scientifiche sono le più affidabili perché l'errore in una teoria scientifica si dimostra prima o poi tale, per esempio, con il crollo di un edificio o la morte di un paziente. Ma l'errore in una teoria filosofica, letteraria, artistica, giuridica o economica è difficilmente dimostrabile e può perdurare senza fine. Anzi, si può dire che al di fuori della scienza non esistono errori, ma solo vedute soggettive.
2018/11/26
Difficoltà di condivisione
Se è vero, come spiegato nell'articolo Bisogno di condivisione e valori condivisi, che l'Uomo ha un fortissimo e insopprimibile bisogno di condivisione, dobbiamo chiederci perché, a quanto pare, tale bisogno è spesso frustrato, tanto da causare sofferenza e disturbi mentali su larga scala. In altre parole, cosa ostacola la condivisione di "cose" e idee tra esseri umani, a partire dall'intimità fisica?
2018/11/25
Bisogno di condivisione e valori condivisi
Uno dei bisogni umani più importanti e potenti è quello di condivisione. Abbiamo infatti una insopprimibile necessità di condividere con altri sia cose materiali, come spaziotempo e oggetti, sia informazioni, ovvero idee, conoscenze e i valori (o disvalori) ad esse associati.
Teorie della mente
Secondo me non dobbiamo scegliere la teoria della mente migliore, ma la combinazione migliore di varie teorie della mente.
2018/11/24
La mia patria
La mia patria è dove sono cresciuto, dove le cose mi sono familiari, dove so orientarmi, dove abita la mia mente, dove sono riposte le mie emozioni. I luoghi che frequentavo nell'infanzia e nell'adolescenza, le montagne intorno al villaggio dei nonni, il negozio di mio padre dove lavoravo dopo aver fatto i compiti di scuola, il coro che mi faceva sentire parte di un'armonia, il mio studio con alle pareti i simboli delle mie conquiste intellettuali e i ritratti dei miei maestri di vita, la mia famiglia, di cui non potrei più fare a meno, che resta unita malgrado e attraverso piccole e grandi incomprensioni. Queste cose, e altre a cui ora non penso, ma che ci sono, formano il paesaggio della mia patria.
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Heimat ist wo ich aufgewachsen bin, wo mir Dinge bekannt sind, wo ich mich orientieren kann, wo mein Geist wohnt, wo meine Gefühle liegen. Die Orte, die ich in meiner Kindheit und Jugend besuchte; die Berge rund um das Dorf meiner Großeltern; der Laden meines Vaters, in dem ich nach den Hausaufgaben arbeitete; der Chor, der mich wie Teil einer Harmonie fühlen ließ; die Wände meines Büros wo die Symbole meiner intellektuellen Eroberungen und die Porträts meiner Denkmeister hängen; meine Familie, auf die ich nicht mehr verzichten könnte, die trotz und gerade durch kleine und große Missverständnisse vereint bleibt. Diese und andere Dinge, über die ich jetzt nicht nachdenke, die aber da sind, bilden die Landschaft meiner Heimat.
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Heimat ist wo ich aufgewachsen bin, wo mir Dinge bekannt sind, wo ich mich orientieren kann, wo mein Geist wohnt, wo meine Gefühle liegen. Die Orte, die ich in meiner Kindheit und Jugend besuchte; die Berge rund um das Dorf meiner Großeltern; der Laden meines Vaters, in dem ich nach den Hausaufgaben arbeitete; der Chor, der mich wie Teil einer Harmonie fühlen ließ; die Wände meines Büros wo die Symbole meiner intellektuellen Eroberungen und die Porträts meiner Denkmeister hängen; meine Familie, auf die ich nicht mehr verzichten könnte, die trotz und gerade durch kleine und große Missverständnisse vereint bleibt. Diese und andere Dinge, über die ich jetzt nicht nachdenke, die aber da sind, bilden die Landschaft meiner Heimat.
Esercizi di integrazione mentale
Ogni tanto dovremmo fermarci per integrare, ovvero riunire, tutte le cose che abbiamo nella mente. Si tratta di vederle tutte insieme, anche quelle più ostiche, compresi noi stessi, in un grande quadro sinottico immaginario, ecologico, ovvero relazionale, una immensa mappa cognitiva ed emotiva spaziotemporale. Possiamo chiamare questo tipo di esercizio come vogliamo: meditazione, contemplazione, raccoglimento, preghiera, sottomissione, adorazione, comunione, devozione, conciliazione, sintesi, non importa il nome. Grazie a tali esercizi, oltre a riposarci dalle fatiche e i conflitti della razionalità e a lasciarci andare dolcemente e senza resistenze nel ciclo della vita, forse intuiremo quale sia il nostro posto nel mondo.
2018/11/23
Bisogno di una sacra unità
Uno dei bisogni umani più forti è quello di unità, ovvero di sacro. Il sacro è infatti ciò che è talmente unito che qualsiasi separazione o divisione gli farebbe perdere la sacralità, ovvero, lo profanerebbe.
Paradossi dell'empatia
L’empatia è il rispecchiamento, o la “copia” dei sentimenti dell’osservato nell’osservatore. Quando parliamo di empatia pensiamo normalmente a sentimenti di dolore, tristezza, disagio, oppure gioia o amore per cui l’empatia sarebbe una sorta di compassione o congratulazione, e quindi una cosa sempre buona.
Passato, presente e futuro
Il presente dipende dal passato come il futuro dipende dal presente. Noi siamo il prodotto del nostro passato e la causa del nostro futuro, insieme ad altre forze e al caso.
Dio e la natura
Sia Spinoza che Einstein affermano che Dio "è" la natura, in contrapposizione al pensiero che Dio esista al di fuori della natura e che in passato l'abbia creata per poi restare a guardarla e in un giorno futuro (quello della fine del mondo) eliminarla. Nessuna delle due tesi è dimostrabile, e ognuno crede in quella che gli conviene.
Chi stabilisce chi siamo?
L'identità sociale di un individuo è stabilita non da esso stesso ma dalle persone con cui interagisce. Perciò, un individuo insoddisfatto dell'identità che gli viene attribuita dalle persone che frequenta, farebbe bene a frequentare persone diverse, che possano attribuirgli identità più soddisfacenti.
Tutti i libri del mondo
Vorrei aver letto tutti i libri del mondo, per capire cosa c'è nella mente di persone di ogni tipo.
2018/11/22
Che significa migliorare?
Si fa presto a dire "migliorare", ma rispetto a cosa? Cos'è il buono? Cos'è il bene al di fuori dei luoghi comuni e religiosi? Io credo che oggi si parli troppo poco e male dei bisogni umani, del piacere e del dolore (in tutte le loro forme), che secondo me sono la misura di ogni etica e pragmatica. Limitarsi a dire che si tratta di cose soggettive non ci aiuta, anzi ci fa smarrire, ci confonde.
2018/11/21
Robot sentimentali
Siamo dei robot biologici, sentimentali, emotivi, capaci di soffrire e di godere, coscienti e pieni di conflitti interiori, generati e programmati da altri robot. Siamo fatti di hardware biologico e di software, e capaci di modificare parzialmente entrambi. Il nostro comportamento è determinato dai nostri automatismi. Il libero arbitrio o non c'è o è molto limitato e comunque influenzato dai nostri sentimenti. Spaventoso ma vero.
2018/11/19
Il bene, il male e la negoziazione della cooperazione
Il male è, in concreto, il dolore che colpisce l'individuo, e il bene il piacere. Il dolore è il segnale della insoddisfazione di un bisogno, il piacere il segnale della soddisfazione.
Il non senso di essere se stessi
"Essere se stessi" è un non senso perché noi siamo comunque il risultato delle nostre interazioni sociali, quindi siamo sempre, in un certo senso, "gli altri", ovvero quelli che ci hanno formato, cioè l'altro generalizzato (termine coniato da George H. Mead). Non ha quindi senso cercare il proprio "vero sé", mentre ha senso scegliere le persone con cui interagire in modo che siano adatte ai proprio temperamento genetico.
2018/11/18
Selezione di aforismi di Bruno Cancellieri
I seguenti aforismi sono estratti dalla raccolta completa in dixxit.info.
I mezzi giustificano il fine.
L'uomo è un animale domestico.
Siamo tutti diversamente umani.
Agitare la mente prima dell'uso.
Il cervello è un gran simulatore.
I mezzi giustificano il fine.
L'uomo è un animale domestico.
Siamo tutti diversamente umani.
Agitare la mente prima dell'uso.
Il cervello è un gran simulatore.
2018/11/17
Ogni cosa è OKKO
OK: due lettere per indicare il bene; KO: due lettere per indicare il male; OKKO quattro lettere per indicare la potenzialità di bene e male in ogni cosa. Ogni cosa è OKKO.
2018/11/15
(In)giustizia della natura
Tutto ciò che avviene è, in un certo senso, giusto, anche le cose che ci addolorano o irritano, in quanto obbediscono alle leggi della natura. Potremmo dire che le leggi della nature siano ingiuste, ma dovremmo specificare rispetto a chi o a cosa, e perché. Nasciamo forse con qualche diritto naturale? Non esistono diritti naturali. I diritti si chiedono, affermano e concedono solo nella società e riguardano solo i rapporti sociali.
2018/11/14
Effetti di filosofie e religioni
Come le religioni, le filosofie uniscono e dividono, costruiscono e distruggono, consolano e fanno disperare, chiariscono e confondono, assolvono e condannano. Perché sono più di una e diverse. Invece la scienza è una.
2018/11/13
Virtuosi, mediocri e stonati
Così come in musica ci sono musicisti virtuosi, altri mediocri, e persone stonate, così in tutte le altre attività della vita umana, tra cui quella di pensare.
Realtà vs. conoscenza della realtà
La conoscenza della realtà sta alla realtà come una mappa sta al territorio che rappresenta. Si tratta di due cose molto diverse, quantitativamente, qualitativamente e logicamente, ovvero esse appartengono a due tipi logici diversi e non dovrebbero essere mai confuse.
2018/11/12
Società e sottomissione
Ogni umano vorrebbe gli altri sottomessi a sé, ai propri interessi, ai propri dèi o ai propri principi morali e accusa di arroganza, ignoranza, stupidità, egoismo, asocialità, insensibilità o malvagità chi non si sottomette. D'altra parte, senza la sottomissione a qualcuno o a qualche regola morale condivisa, la cooperazione durevole tra esseri umani sarebbe praticamente impossibile.
2018/11/11
Il problema del pensiero altrui
Noi desideriamo che gli altri la pensino come noi, ma se questo non avviene allora preferiamo che gli altri non pensino affatto piuttosto che diversamente da noi.
Scegliere la propria identità
Se io fossi in grado di scegliere liberamente, consciamente, razionalmente, volontariamente la mia identità sociale, quale mi converrebbe scegliere?
Per chi e perché
La questione non è se una certa cosa sia buona o cattiva, bella o brutta, vera o falsa, giusta o sbagliata, ma per chi e perché lo sia.
Essenza del peccato
Il peccato è una disobbedienza o un tradimento. Il senso di colpa che ne deriva è la paura inconscia della punizione da parte della società e dell'eventuale divinità.
Il fascino dei vincitori
Nella competizione politica, culturale, economica coloro che salgono nella scala gerarchica godono di un vantaggio supplementare dovuto alla tendenza popolare a premiare i già premiati.
Amore e libertà
Amore e libertà sono antitetici, ovvero si escludono a vicenda. Infatti l'innamorato è felice di non essere libero e che la persona amata nemmeno lo sia.
2018/11/10
Il rischio di criticare
Non si può criticare impunemente la società in cui si vive, ovvero le persone con cui si interagisce.
Il disagio della serietà
Le persone più serie sono inquietanti per quelle meno serie, perché sono percepite come più inclini a giudicare e quindi a condannare coloro che non corrispondono ai loro principi morali.
Surrogati virtuali dell'interazione umana
Se al momento non possiamo interagire e cooperare con qualche altro umano di nostro gusto realmente e direttamente, cioè in persona, corpo a corpo, intimamente, lo facciamo virtualmente, indirettamente, col pensiero, con l'immaginazione, con la scrittura, con un simulacro, attraverso i media (letteratura, giornali, arte, cinema, musica, internet ecc.) o spettacoli e rituali di gruppo o di massa. Perché tra i bisogni umani quello di interazione e cooperazione, di intimità, è il più forte, importante e insopprimibile, indispensabile per il benessere psicofisico. Tuttavia l'interazione virtuale è di gran lunga meno soddisfacente e sana di quella reale.
L'effimera unione nella musica
La musica unisce, e questo è commovente, ma quando finisce tornano le divisioni e incomprensioni di prima. Unione, quella musicale, effimera e illusoria.
2018/11/09
Indifferenza della verità
Per i credenti in una religione, mitologia o narrazione non importa se ciò in cui credono sia vero, ma che ciò in cui credono costituisca un legame comunitario. Quando gli antichi sacrificavano animali sugli altari, non penso che tutti credessero che quei sacrifici servissero realmente a propiziare gli dei, e probabilmente molti non credevano nemmeno agli stessi dei. Ma non mancavano di sacrificare i loro animali come dimostrazione di appartenenza alla loro comunità.
L'essenza di ogni essere
L'essenza di ogni essere è costituita dai modi in cui esso interagisce col resto del mondo.
Elementi chiave
A volte, per comprendere una configurazione di cose, persone, eventi e relazioni che ci appare incomprensibile, basta aggiungere ad essa un ulteriore elemento particolare, che in tal caso può definirsi "elemento chiave". Quando non riusciamo a comprendere qualcosa, cerchiamo dunque l'elemento chiave mancante.
Il miraggio della verità e i limiti della narrazione
La verità non esiste. Esistono invece narrazioni individuali e parziali della realtà, più o meno dimostrabili e più o meno credibili. D'altra parte la realtà e la sua narrazione sono cose molto diverse. Infatti una narrazione scompone arbitrariamente la realtà in parti nello spazio e nel tempo e descrive alcune delle parti e le loro sostanze e relazioni apparenti usando un proprio vocabolario e in base alle proprie esperienze. Perciò una narrazione è sempre arbitraria, soggettiva, parziale e legata ad un particolare linguaggio e a particolari esperienze. Tuttavia un gruppo di umani possono condividere una certa narrazione della realtà illudendosi che ciò in cui credono sia vero.
Conflitti tra narrazioni
È difficile convivere, e ancor più cooperare, con persone che credono in narrazioni in cui non crediamo o non credono in narrazioni in cui crediamo.
2018/11/08
Il software degli esseri viventi
Il modo in cui un essere (o organo) vivente interagisce col resto del mondo dipende da come esso tratta le informazioni che riceve e che ha memorizzato, ovvero dal suo programma comportamentale, cioè il suo software, che viene comunemente chiamato mente, psiche, spirito, anima ecc.
Piacere e dolore come principi guida
Da quando nasce a quando muore, l'uomo non fa altro che cercare il modo di soffrire di meno e godere di più, in tutte le possibili forme del dolore e del piacere. Da tale bisogno derivano tutte le sue opere, attività, comportamenti, costumi, filosofie, gusti, arti, narrazioni, ragioni ecc.
Le nostre maschere
Noi siamo le maschere che indossiamo. Senza una maschera non siamo nessuno, non esistiamo.
2018/11/06
Intelligenze, informazioni, interazioni
L'intelligenza può essere definita come la capacità (conscia e inconscia) di elaborare informazioni al fine di determinare il proprio comportamento, ovvero di gestire le proprie interazioni col mondo esterno al fine di soddisfare i propri bisogni e, se possibile, quelli altrui. Siccome ci sono diversi tipi di informazione che possono essere elaborati, possiamo parlare di intelligenze al plurale, una per ogni tipo di informazione.
2018/11/05
Interazionismo esistenziale
Mi piacerebbe che qualcuno costituisse una scuola di filosofia e psicologia che si potrebbe chiamare "interazionismo esistenziale". L'idea di base di tale scuola sarebbe che l'interazione è la cosa più importante al mondo non solo per le dinamiche degli esseri non viventi, ma soprattutto per la vita in generale e per quella umana in particolare.
2018/11/04
Narrazioni che uniscono
Yuval Harari ci insegna che, da sempre, ciò che unisce gli umani e permette l'organizzazione sociale è la condivisione, non di verità, ma di narrazioni, indipendentemente dal loro grado di verità. Anzi, si è visto in molti casi che le falsità uniscono più delle verità.
2018/11/03
Le domande giuste
Gli umani si distinguono anche per la quantità e qualità delle domande che pongono a se stessi o agli altri. Dimmi che domande fai e ti dirò chi sei.
Domande fondamentali di un animale sociale
In quanto animale sociale, l'uomo dovrebbe porsi domande come: "Con chi (non) posso / devo / voglio interagire? In quali modi? In quali ruoli? Con quali regole? A quali fini? Con quali risorse?"
2018/11/02
Psicologia del tradimento
Nei meandri dell’inconscio il tradimento è una mostruosità, una delle colpe più gravi in cui un umano possa incorrere. Perché gli umani sono interdipendenti, simbiotici, e la rottura unilaterale di una dipendenza reciproca a favore di una diversa interdipendenza è potenzialmente letale per la parte che la subisce.
Empatia selettiva
Purtroppo (o per fortuna) l'empatia è un sentimento (e una processo psichico) non universale, ma più o meno selettivo.
Gli altri fuori e dentro di noi
Gli altri abitano fuori di noi, ma anche nella nostra mente. Abitano in noi come figure mentali con cui immaginiamo di interagire -- consciamente e ancor più inconsciamente -- quando pensiamo, quando siamo sovrappensiero e quando sogniamo.
2018/11/01
Paradigmi di interazione
Le interazioni umane non sono libere, ma si svolgono, come nei giochi, secondo regole e forme esplicite e/o implicite, ed entro limitati margini di libertà. Tali regole e forme, che possiamo chiamare “paradigmi di interazione” sono costellazioni di elementi culturali come i seguenti, declinati in modi particolari da cultura a cultura e da persona a persona:
Il software della vita
Mente, psiche, anima, spirito, sono la stessa cosa, ovvero sinonimi. Sono il software della vita. Esso può essere in tutto o in parte copiato da un vivente ad un altro e scritto in opere letterarie e artistiche, le quali non sono altro che simulazioni parziali della vita e dei rapporti umani. Lo scopo di tali opere è quello di facilitare la costruzione di paradigmi di interazione.
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