2018/05/31

Amore volontario

Se amare è un atto involontario, allora non c'è nessun merito nell'amare e nessun demerito nel non amare, come nell'amore materno caratteristico di molte specie animali. Tuttavia l'amore può essere volontario, ovvero deciso razionalmente, forzato, non spontaneo, non sentito, simulato, agito ad arte per ottenere la benevolenza dell'amato, ovvero per acquisire meriti.

Sul bisogno di interazione

La mancanza di interazione può causare frustrazione e danni psichici. Così come abbiamo bisogno di riposare, abbiamo bisogno di interagire.

La base della felicità

Per molti la felicità è basata sulla speranza o illusione di una futura felicità.

2018/05/30

Doppie catene

Abbiamo bisogno e rigetto
gli uni degli altri,
amore e odio,
attrazione e repulsione.

2018/05/29

Il gioco mistificato delle interazioni sociali

Noi umani abbiamo bisogno gli uni degli altri, anche di coloro che non amiamo e da cui non siamo amati.

Ognuno vorrebbe essere amato dagli altri senza l’obbligo di amarli a sua volta, per cui i conti non tornano: le persone raramente amano senza avere qualcosa di importante in cambio, e perciò il bisogno di essere amati è quasi sempre frustrato. Per avere un po’ di amore le persone fingono di amare o promettono amore o altre cose, promesse che non vengono quasi mai mantenute, con vari pretesti.

Il fascismo prossimo venturo

Se la maggioranza degli italiani vuole un governo fascista (cosa che io sospetto, anche se i più non ne sono consapevoli), le nostre istituzioni democratiche non potranno impedirlo.

Giudicare vs. condannare

E' interessante il fatto che, a volte, quando esprimo un giudizio morale negativo verso qualcuno o qualche categoria di persone, io venga accusato di voler sopprimere le persone che giudico male, come farebbe un nazista. Come se il giudicare comportasse automaticamente la condanna e l'esecuzione della pena. Molto interessante come fenomeno cognitivo e antropologico.

Tanto per chiarire: se io penso che una persona sia nociva, non significa che io ritenga giusto, opportuno o necessario rinchiuderla o limitarla in qualche modo. Io rispetto i diritti umani in generale, anche quelli di coloro che considero (a mio avviso) "nocivi".

Il male minore

Dobbiamo scegliere di quale sofferenza soffrire: quella causata dalla solitudine o quella causata dall'assurdità del comportamento collettivo e dai rapporti con persone che sopravvalutano la loro conoscenza della realtà.

Relazioni come film

La relazione tra due individui è come un film di cui essi sono al tempo stesso registi, protagonisti, produttori, sceneggiatori, scenografi ecc. Il problema è che ognuno vorrebbe fare il film a suo modo, con certe scene, certi attori, certe storie, certi luoghi, certe musiche, un certo stile ecc.

Onestà della prostituzione

Ritengo che il rapporto di prostituzione, quando non sia forzato, illegale o pericoloso per la salute, sia uno dei più onesti che si possano avere tra due persone. Chiaro, sincero, esplicito, diretto, libero, senza impegno, con persone che si possono scegliere, soddisfa i bisogni o gli interessi di ambo le parti e dura finché le parti ne hanno voglia. Certo, non soddisfa tutti i bisogni umani di relazione, ma del resto nessuna persona può soddisfare tutte le esigenze di un’altra. E allora perché condannarlo? Suppongo che sia condannato per l’invidia, la gelosia, la frustrazione e la paura di chi non si sente libero di praticarlo.

Grazie Mattarella per aver ostacolato i piani di Savona

Ho ascoltato attentamente vari discorsi di Savona e mi pare che la questione più importante sia data per scontata, ovvero l'assioma che l’Italia soffre a causa dei (cattivi) regolamenti dell’Unione Europea. Mi sembra una grande fallacia demagogica. Infatti io penso che l’Italia starebbe molto peggio se non fosse in qualche misura limitata oltre che aiutata dai regolamenti della EU.
Il regolamento incriminato sarebbe quello di limitare il disavanzo di bilancio e il debito pubblico. Inoltre Savona pretenderebbe che la EU cancelli circa la metà del debito pubblico nazionale italiano. Immaginate voi le pernacchie che ci farebbero i cittadini degli altri paesi membri, che dovrebbero regalarci un bel po’ di soldini per premiarci del nostro malgoverno. La sua proposta, in sintesi è dire alla EU quanto segue: cara Europa, o ci cancelli metà del debito, oppure usciamo dall’Euro per fare i nostri comodi (svalutazione, inflazione, altro debito ecc.).
Bel programma. Grazie Mattarella!

2018/05/28

Bisogno degli altri

Il problema di noi umani è che abbiamo bisogno gli uni degli altri, anche di coloro che non amiamo e che non ci amano.

Attività, passività, varietà

Leggere è un processo attivo, ascoltare un processo passivo. L'organismo ha bisogno di attività e passività. E' bene alternare in modo equilibrato attività e passività, quindi leggere e ascoltare, preferibilmente contenuti vari e da varie fonti. Una persona o società che legge o ascolta troppo poco, che legge o ascolta troppo spesso dalle stesse fonti e troppo spesso contenuti simili è destinata al declino per incapacità di adattarsi ai cambiamenti culturali e ambientali.

Cooperazione per il cambiamento

È difficile la cooperazione tra chi vuole cambiare e chi non vuole. E tra chi vuole che gli altri cambino in un senso e chi in un altro.

Sui cosiddetti "poteri forti"

Tra la situazione italiana attuale e il default c'è una strada di continuo maggiore impoverimento economico e peggioramento culturale. In altre parole, possiamo peggiorare anche senza arrivare necessariamente al default. E' comunque evidente che le promesse populiste non hanno altro effetto che far aumentare lo spread, e perciò lo stesso debito bruciando soldi che potrebbero essere usati per investimenti, welfare e rilancio dell'economia. Lo spread non è deciso dai politici stranieri o italiani ma dal mercato internazionale, che è il vero dominus mondiale della finanza e dell'economia. Se io compro dei titoli di stato di qualsiasi paese con un certo spread (e perciò simultaneamente lo faccio salire), divento automaticamente un membro dei cosiddetti "poteri forti". Se basta così poco per diventare arbitro delle sorti di un paese, continuare a parlare di "poteri forti" è ridicolo, ingenuo, patetico e pericoloso.

2018/05/27

Condizioni per un'interazione soddisfacente

A mio parere, affinché un'interazione tra due persone sia soddisfacente per ambo le parti, debbono essere soddisfatte molte condizioni, tra cui le seguenti:
  • l'interazione deve essere desiderabile o desiderata da ambo le parti
  • il linguaggio verbale e non verbale utilizzato deve essere comprensibile nello stesso modo da ambo le parti

Dilemma sentimentale

L'uomo è quasi costantemente di fronte al dilemma della scelta tra soddisfazione immediata con frustrazione differita, e frustrazione immediata con soddisfazione differita. Infatti le persone si differenziano per quale delle due opzioni essi scelgono tendenzialmente.

2018/05/26

Sulle preferenze

Le persone preferiscono giocare ai giochi in cui sono vincenti e cercano di evitare quelli in cui sono perdenti. Lo stesso vale per le preferenze riguardanti gli argomenti di conversazione.

Punti di vista

Gli esseri umani si differenziano oltre che per il loro grado di intelligenza (comunque essa venga definita), anche per la loro apertura mentale (ovvero la varietà dei punti di vista dai quali sono capaci di vedere il mondo) e per la quantità di punti di vista altrui che sono per loro intollerabili.

Libertà dalle regole?

L'uomo non ha bisogno di libertà dalle regole, ma di regole che soddisfino i suoi bisogni.

2018/05/25

Potenza delle religioni

Ancora oggi le costruzioni più imponenti nei panorami di città e villaggi, sono chiese e templi. Questo dovrebbe farci riflettere sull'enorme potenza delle religioni come strumenti di coesione e organizzazione sociale.

Automi viventi

Noi esseri umani siamo automi viventi, sentimentali, bisognosi, interdipendenti, ipo-apprendenti. Siamo infatti guidati da algoritmi inconsci e automatici per la ricerca del piacere e l'evitamento del dolore, non possiamo fare a meno gli uni degli altri, e impariamo poco e male a conoscere e soddisfare i nostri bisogni e ad interagire in modo soddisfacente per tutti. Nonostante ciò, cerchiamo di trasferire i nostri algoritmi nei cervelli altrui e di copiare gli algoritmi altrui nel nostro cervello.

Animali sociali?

Più che sociali, gli esseri umani sono interdipendenti.

2018/05/24

Ancora sulla felicità

Felicità è interagire abitualmente con gli altri in modo soddisfacente. 

2018/05/23

Giuseppe Conte: ridicolo, patetico, narcisista, manipolatore o millantatore?

Osserviamo il curriculum vitae di Giuseppe Conte, candidato capo del governo della Repubblica Italiana.

Nel documento, depositato nel 2013 presso la Camera dei Deputati,  ci sono anche i curriculum di altre persone; Conte "ce l'ha più lungo" (in senso fisico e metaforico) di tutti, ben 12 pagine, contro due o tre degli altri. Ci ha menzionato ogni suo passo, anche quelli più marginali, per cui è difficile distinguere le cose più importanti da quelle meno importanti. E' come se nel mio curriculum io avessi menzionato tutti i progetti informatici a cui ho partecipato nella mia vita professionale, come capo-progetto o membro della squadra, akmeno 200, mescolandoli con eventi importanti come il cambio di datore di lavoro.

2018/05/22

E' impossibile non comunicare

È impossibile non comunicare al nostro interlocutore, mediante il linguaggio non verbale, i nostri sentimenti e le nostre opinioni sulla sua persona e le sue idee.

Robot sentimentali programmabili

Noi umani siamo robot sentimentali programmabili. I nostri programmi sono determinati dall'effetto combinato del nostro DNA e delle nostre esperienze. Da bambini siamo stati programmati dagli adulti. Da adulti non possiamo riprogrammarci da soli, ma alcuni possono scegliere da chi farsi riprogrammare. E' proprio questa capacità di scegliere i nostri maestri che ci rende animali "umani".

2018/05/21

Coscienza, sentimenti, volontà, interazioni

La coscienza, i sentimenti e la volontà cosciente sono fenomeni emergenti dalla interazione, ovvero dallo scambio di informazioni, energie e/o sostanze, tra parti (ovvero sottosistemi) del sistema nervoso, così come le società sono fenomeni emergenti dalle interazioni tra esseri umani.

2018/05/20

Circoli viziosi del disprezzo e della guerra

Circolo vizioso del disprezzo:
1) se tu pensi che io ti disprezzi, allora tu mi disprezzi e mi sei nemico;
2) se io penso che tu mi disprezzi, allora io ti disprezzo e ti sono nemico;
3) torna al punto 1.

Chi non studia la natura umana?

Un essere umano che non studia la natura umana ritiene di sapere già tutto ciò che è importante sapere su tale argomento, ovvero su di sé e sugli altri.

Vittimismo

Il vittimista è una persona frustrata e infelice che accusa gli altri di comportamento ingiusto nei suoi confronti, ovvero considera gli altri la causa della propria frustrazione e infelicità. In altre parole, il vittimista si vede come vittima e vede gli altri come suoi carnefici.

2018/05/19

Perché l'anello al naso?

Sto volando verso Monaco. Nel sedile davanti al mio, una ragazza, probabilmente italiana, con un anello al naso. Perché quell'anello? Cosa vuole significare? Tento una risposta usando il paradigma "quadrilatero" di F. Schulz von Thun.

Bisogno di potenza

Secondo me esiste un bisogno di potenza (tra altri bisogni) innato, più o meno intenso in ogni essere umano che può essere esaltato o inibito dall'educazione, dalle esperienze e dall'interplay con gli altri bisogni.

2018/05/18

Il senso di ogni comportamento umano

Qualunque comportamento umano ha un senso, ovvero una logica, anche quelli che ci appaiono assurdi, illogici, insensati, folli. Il senso è un algoritmo scritto nell'inconscio di ognuno di noi, diverso per ogni persona.

Dialogo tra credenti e non credenti?

Credo che il dialogo tra un credente e un non credente sia nel migliore dei casi inutile ed innocuo, nel peggiore dei casi letale. Più che di dialogo (tra sordi) c'è bisogno di reciproca tolleranza. Non intendo il dialogo in generale tra credenti non credenti, che ci deve essere, ma il dialogo specifico su temi religiosi, teologici, ovvero sulla filosofia, psicologia e psicopatologia della religione.

Fedeltà religiosa

Il fedele, nelle religioni, è colui che crede di aver bisogno di intermediari (i preti) per sapere cosa Dio vuole da lui e per avere un feed-back sulla moralità (rispetto al volere divino) del suo comportamento.

2018/05/17

Ciò che conta

Ciò che conta è l'interazione.

Motivi e conseguenze del comportamento umano

Noi umani non sappiamo tutto ciò che facciamo, né perché lo facciamo, né le conseguenze di ciò che facciamo, ma ci illudiamo di saperlo.

2018/05/16

Il cristianesimo come pastorizia

I cristiani si dividono in pecore e pastori.

Falsità ovunque

Siamo circondati, sommersi da falsità, a cominciare dalla pubblicità commerciale, dalla propaganda politica, dal proselitismo religioso e dalle opinioni delle masse amplificate dai social media. È difficile difendersi da tante falsità senza isolarsi.

Mentalità e affetti

Ogni persona è caratterizzata dalla sua maggiore o minore simpatia o antipatia verso certe cose, persone e idee. Il cambiamento di mentalità di una persona comporta il cambiamento di qualche sua simpatia e/o antipatia.

2018/05/15

System integration e psicologia - La mente come sistema

Il disegno e la realizzazione di un sistema informatico consiste nello specificare e sviluppare una serie di funzioni, i sottosistemi che le forniscono, e i collegamenti, ovvero le interazioni, tra i sottosistemi stessi. Questa attività si chiama, in gergo tecnico, "system integration" e richiede la definizione dei grandi blocchi funzionali prima di sviluppare e descrivere le funzioni e i dati di dettaglio.

Attenzione a come parliamo

Stiamo attenti a ciò che diciamo, perché dalle nostre parole gli altri si faranno un'idea più o meno vera o falsa, secondo i loro paradigmi, di chi siamo, chi crediamo di essere, come li giudichiamo e delle nostre intenzioni. C'è sempre il rischio di passare per arroganti, narcisisti, nemici, ignoranti, sciocchi, ingenui, perdenti, falsi, incoerenti, pazzi ecc.

2018/05/14

Intelligenza artificiale vs. intelligenza naturale inconscia

Molti di coloro che temono lo sviluppo dell'intelligenza artificiale e della robotica nella prospettiva che tali tecnologie ci possano dominare, non si rendono forse conto che l'uomo è già normalmente dominato da un'intelligenza inconscia ovvero da agenti mentali autonomi che risiedono nella sua mente e che condizionano le sue percezioni, i suoi pensieri, le sue emozioni e i suoi comportamenti secondo algoritmi per lo più inconsci. Sarebbe dunque utile, oltre che preoccuparci dei robot e dell'intelligenza artificiale, cercare di capire come funzionano le nostre intelligenze inconsce e se e come sia possibile migliorarle.

Allenamento mentale

Così come possiamo allenarci con esercizi fisici per migliorare la nostra forma fisica, così possiamo allenarci con esercizi mentali per migliorare la nostra forma mentale, da cui dipende anche la forma mentale della società.

Biovalenza

Biovalenza = combinazione di valenze vitali: fisiologica, sociale, estetica, politica, cognitiva, liberatoria, interattiva.

Domande sul nulla

Credo che il nulla si possa definire come l'assenza del mondo. Quindi si pone la domanda, può il mondo essere assente? Ovvero: lo è mai stato? Potrà mai esserlo? Domande inutili e oziose di chi non ha "nulla" di meglio da fare, a cui si può rispondere solo con aria fritta.

Occorre però distinguere il nulla assoluto (l'assenza del mondo) dal nulla relativo, ovvero l'assenza (temporanea) di qualcosa, di una parte del mondo. Sulla seconda ha senso discutere e cercare risposte, sulla prima non credo.

Dialoghi produttivi

Se tutti si attenessero alla regola di parlare meno dell'interlocutore, ad eccezione del tempo dedicato alle domande e alle risposte, i dialoghi sarebbero molto produttivi.

Società malate di mente

Ci sono ancora 12 paesi dove c'è la pena di morte per gli atei o gli apostati. Questi casi dimostrano che la maggioranza di una società può essere malata di mente e trasmettere la sua malattia alle generazioni successive.

2018/05/13

Valenza sociale delle nostre azioni

Tutto ciò che facciamo ha una valenza sociale più o meno grande (positiva, negativa o nulla), ovvero contribuisce più o meno a stabilire e/o mantenere relazioni sociali soddisfacenti per tutte le parti coinvolte. Quanto minore è la valenza sociale auto-percepita delle nostre azioni, tanto maggiore la nostra angoscia di esclusione sociale. Chiediamoci dunque spesso: qual è la valenza sociale delle mie azioni? E quella delle azioni altrui? Queste domande possono essere utili per modificare il nostro comportamento nel senso di una maggiore valenza sociale.

Leggi altri articoli in cui si parla di valenza sociale.

Reazioni semantiche

Quanto percepiamo una cosa (oggetto, persona, immagine, testo, simbolo ecc.) avviene in noi ciò che Alfred Korzybski chiama "reazione semantica", ovvero un'associazione cognitiva ed emotiva, involontaria, automatica e immediata, con ciò che percepiamo, associazione che dipende dalla nostra particolare mappa cognitivo-emotiva. Di conseguenza, se vogliamo migliorare le nostre capacità e abitudini mentali e comportamentali, ovvero fare una psicoterapia, dovremmo analizzare criticamente le nostre reazioni semantiche ad una quantità di cose, dopo averle rese coscienti.

Differenze di sensibilità

Purtroppo non siamo, per temperamento ed educazione, tutti ugualmente sensibili e purtroppo chi è meno sensibile non capisce cosa prova chi è più sensibile, e viceversa.

Vita e informazione

La vita è basata su, e dipende da, una continua elaborazione e generazione di informazioni, a partire dal DNA. Per non morire (come specie) dobbiamo trasmettere una quantità di informazioni, da noi ereditate ed elaborate, a coloro che ci succederanno, e che essi a loro volta elaboreranno e trasmetteranno ad altri.

Diversità di interessi tra stolti e saggi

Agli stolti interessa chi ha più successo, ovvero chi è considerato più forte, più bello, più capace, per ammirarlo, imitarlo, screditarlo, invidiarlo o servirlo, trascurando tutti gli altri. Ai saggi interessa ciò che di forte, bello e costruttivo c'è in ogni essere umano, anche in coloro che non hanno ancora avuto successo e quelli che probabilmente non lo avranno mai.

Sonno, sintesi, memoria, mappa del mondo, bias cognitivi

Suppongo che, durante il sonno, nel cervello venga fatta una sintesi delle esperienze del giorno passato, che viene memorizzata nella memoria a lungo termine. I dettagli vengono poi cancellati dalla memoria a breve termine. Senza tale processo saremmo persi in un mare di dettagli inutili e ingombranti.

2018/05/12

"Normale" vs. "sano"

"Normale" non significa "sano". Sano è chi non soffre se non in misura occasionale, giustificata e proporzionata rispetto alle cause. Ci sono società, come la nostra, dove è "normale" avere disturbi mentali, soffrire per motivi irrazionali, ovvero cercare ciò che fa male e non cercare ciò che fa bene.

Esistere è interagire

Io esisto nella misura e nel momento in cui avviene un'interazione tra me e altri esseri. Per questo ho bisogno di interagire: per esistere.

Liberare e legare

Per vivere bene bisogna liberare di più ciò che è troppo legato e legare di più ciò che è troppo libero.

Autocontrollo liberatorio

Non è un ossimoro, significa la capacità di autogovernarsi e controllarsi in modo tale da liberare cose dentro di sé che sono bloccate, impedite, rimosse, mal collegate. È un'autodisciplina che tende a rilasciare anziché a fissare. Perché per liberarsi non basta lasciarsi andare. Lasciandosi andare si finisce per continuare le proprie abitudini. Per cambiare abitudini, per liberarsi dalle proprie abitudini, ci vuole un'apposita disciplina.

Disturbare è pericoloso

Cristo fu condannato a morte perché disturbava. Lo stesso è accaduto a tanti altri disturbatori dell'ordine costituito.

2018/05/11

Cosa intendo per felicità

Io intendo la felicità come uno stato di abituale soddisfazione "dinamica" dei bisogni primari, ovvero è felice chi ha bisogni ricorrenti e la capacità e le risorse per soddisfarli di volta in volta, quindi non l'assenza di bisogni, ma la soddisfazione ricorrente. E' l'assenza di frustrazioni e di ansia, paure, malattie, odio, invidia, avarizia, ecc. Dipende soprattutto dalla qualità delle interazioni sociali all'interno e all'esterno della famiglia, in termini di cooperazione, rispetto, amicizia, stima, intimità fisica (con alcune persone) e non fisica. Richiede la saggezza, ovvero la saggezza è proprio il sapere cosa può renderci realmente felici e cosa no.

2018/05/10

Ansia parassita

L'ansia parassita è la sensazione di una minaccia incombente che si concretizzerà se non facciamo qualcosa per evitarla, ma non sappiamo cosa potrebbe accadere, e tanto meno cosa dovremmo fare per evitare che accada, e non ci sono motivi razionali che giustifichino tale stato d'animo. L'ansia parassita consuma le nostre energie psicofisiche, cattura la nostra attenzione e ci toglie tempo prezioso per attività piacevoli e produttive. Per combattere questo tipo di ansia è utile chiedersi quali siano le cose peggiori che ci possano capitare, e quasi sempre la risposta sarà: nulla di cui preoccuparsi.

Sulla felicità

La felicità: per alcuni arriva inaspettata, per altri arriva dopo terribili fatiche, per altri ancora non arriva mai. Anche perché non è chiaro cosa sia e da cosa dipenda.

2018/05/09

Chi ha paura della razionalità altrui?

L'idea che la persona con cui stiamo interagendo analizzi l'interazione stessa e decida razionalmente, consapevolmente e volontariamente, momento per momento, cosa dire e cosa non dire, cosa fare e cosa non fare, cosa nascondere e cosa mostrare, applicando conoscenze sulla natura umana accumulate in anni di studio e di riflessioni, senza lasciarsi guidare da istinti e/o emozioni, è inquietante e rende l'interazione sgradevole, come se il nostro interlocutore avesse qualcosa di disumano, schiacciante, giudicante e opprimente. In una società competitiva come quella attuale, dove ognuno è solo contro tutti gli altri, la capacità di autogoverno razionale è un'arma potente e temuta. Infatti quasi tutti preferiamo la compagnia di persone spontanee e non troppo razionali, a quella dei cosiddetti (con disprezzo) "calcolatori", specialmente se la razionalità non è il nostro forte.

Epistemologia e tautologia

Mi pare che ogni epistemologia, ovvero ogni sistema di conoscenza, sia tautologico perché ogni parola che descrive una realtà, per essere spiegata ha bisogno di altre parole, in una catena più o meno lunga che si chiude su stessa in uno o più anelli.

2018/05/08

Fisiologico vs. psicologico vs. psicofisiologico

Nel cervello umano avvengono fenomeni puramente fisiologici, altri puramente psicologici e altri ancora psicofisiologici, ovvero psicosomatici, nei quali i due piani sono direttamente e strettamente connessi. Basti dire, ad esempio, che una notizia (ovvero una pura informazione) di un certo tipo, oppure la percezione visiva di una certa situazione, può provocare un collasso cardiaco, un tremore, l'apertura di sfinteri, un aumento di irrorazione sanguigna, di adrenalina, di sudorazione, di tensione muscolare, uno svenimento ecc. Altro esempio di fenomeno psicofisiologico è l'effetto placebo, la cui efficacia è scientificamente dimostrata.

Controindicazioni dello studio della psicologia

Lo studio autodidattico della psicologia può all'inizio essere utile a tutti per correggere quei grossolani difetti di pensiero e di comportamento che rendono difficile l'interazione con gli altri. Ma, una volta ottenuti quei cambiamenti che rendono il soggetto più simile agli altri, e quindi meglio in grado di interagire con essi, continuare lo studio della psicologia per comprendere a fondo la natura umana e il funzionamento della mente può rendere più difficili le interazioni con le persone che conoscono troppo poco tali materie, né desiderano conoscerle meglio, e non si chiedono perché fanno ciò che fanno e se ciò che fanno sia giusto.

Vox populi

Facebook è la vox populi della nostra epoca, una voce incontrollata quanto potente, da cui dipendono anche le sorti delle democrazie.

Sapienza e competizione

Quando si è bambini, gli sforzi per aumentare la propria sapienza vengono premiati dai genitori. Quando si è adulti, gli stessi sforzi vengono ostacolati, talvolta anche puniti, dai coetanei in quanto considerati come tentativi di superare gli altri, di saperla più lunga degli altri, e quindi di conquistare posizioni dominanti, in una società competitiva.

Autodifesa dell'ignoranza

Gli ignoranti non amano la sapienza né i sapienti, altrimenti non resterebbero ignoranti.

Sulla falsa sapienza

La falsa sapienza è quel sapere (know-how e ideologie) che non serve a migliorare la società, ma a mantenerla nello stato corrente, a migliorare il proprio status competitivo nella società attuale, e a giustificare le proprie azioni, inazioni e omissioni, ovvero a far sentire i falsi sapienti degni di appartiene ad una comunità in certe posizioni e con certi ruoli.

Forza fisica vs. saggezza

Non potendo contare sulla mia forza fisica, ho scelto di coltivare la saggezza, ovvero la forza morale e intellettuale.

2018/05/07

Interpretazione delle intenzioni altrui

Quando due persone si incontrano (nella realtà o nell'immaginazione), ognuna di esse interpreta le intenzioni dell'altra nei propri confronti e in generale. Inoltre, ognuna interpreta il modo in cui l'altra interpreta le proprie intenzioni. Per "intenzioni" intendo sia i criteri di interazione (vedi qui), che le motivazioni.

2018/05/06

Che succede quando siamo di fronte ad un altro essere umano?

Quando siamo davanti ad un altro essere umano siamo incapaci di ragionare freddamente. E' come se vedessimo un essere sacro e incantatore. Siamo presi dall'illusione di essere simili nei sentimenti e nelle conoscenze, di ragionare nello stesso modo, di appartenere allo stesso organismo (l'umanità), e ci sentiamo obbligati a comportarci "come si deve" (ovvero non come decidiamo noi) da una forza profonda, sacra, involontaria.

Siamo così irretiti che non ci rendiamo conto che siamo tutti diversi e che ognuno di noi ha criteri di interazione diversi da quelli altrui, per cui non riusciamo a comunicare e interagire in modo mutuamente soddisfacente.

Sul bisogno di interazioni

Ogni umano ha bisogno di interagire con altri e di relazioni sociali, ma molti vogliono ricevere più di quanto l'altro sia disposto a dare, e dare meno di quanto l'altro vorrebbe ricevere, per cui molti restano soli o hanno rapporti insoddisfacenti o violenti.

Criteri di interazione

Nella mappa cognitivo-emotiva di ogni persona sono registrati i criteri di interazione, ovvero le condizioni e modalità in cui una interazione con un'altra persona è possibile, desiderabile o indesiderabile.

2018/05/05

Bisogno di informazioni

Per vivere, il nostro organismo ha bisogno di informazioni (consce e inconsce) adeguate e adatte all'interazione con il nostro ambiente naturale e sociale. La qualità della vita dipende dalla qualità delle informazioni. Fornire informazioni adeguate è un'azione nobile, fornire informazioni inadeguate un'azione ignobile.

Sui motivi del comportamento umano

Il comportamento umano consiste nell'evitamento del dolore e nella ricerca del piacere nelle loro varie forme, più o meno fisiche, psichiche, reali o ipotetiche. Un algoritmo inconscio, basato su una mappa cognitivo-emotiva, associa ad ogni situazione e opzione di comportamento una valenza sentimentale, ovvero una anticipazione di dolore e/o piacere, che determina le azioni del soggetto momento per momento in relazione alla situazione percepita.

2018/05/04

Natura dei problemi sociali

I problemi sociali consistono, essenzialmente, in un insoddisfacente incontro tra la domanda e l'offerta di interazioni corrispondenti ai ruoli, condizioni e scopi posti dagli individui offerenti e richiedenti.

Conoscere se stessi?

Conosci te stesso! Ottima cosa, ma per riuscirci non basta volerlo. Chi vuole conoscere se stesso deve fare un percorso complicatissimo e difficilissimo, in cui ci si può anche perdere o ingannarsi. Per farlo è indispensabile l'aiuto di altre persone (dal vivo o mediante libri), e trovare le persone giuste è una questione di fortuna.

Una rete di relazioni

La società è una rete di relazioni formate dal caso, dai bisogni e dalle risorse di ciascuno dei suoi membri.

Una relazione è una conoscenza reciproca tra due persone che include i possibili modi di interazione tra di esse, ovvero ruoli, posizioni gerarchiche, simpatie, antipatie, regole, norme, valori, tradizioni, capacità, linguaggi, obblighi, divieti, libertà, diritti, doveri, ricordi di interazioni passate, interessi e opinioni più o meno convergenti, altre relazioni più o meno compatibili ecc.

2018/05/03

Ciò che conta

Ciò che conta è ciò che fa la differenza nel bene e nel male, nel piacere e nel dolore.

Punti di vista e viste

Cambiando punto di vista, la vista cambia.

Sofferenze logiche

Ci sono due tipi di sofferenze, quelle fisiche, ovvero causate da condizioni fisiche (come ferite o malattie del corpo) e quelle non fisiche, ovvero logiche, cioè causate da informazioni percepite o registrate, che danno luogo a paure e/o anticipazioni dolorose di sofferenze fisiche. La psicologia dovrebbe occuparsi di tali informazioni e dei loro collegamenti con le sofferenze logiche.

2018/05/02

Tipologia umana basata su Facebook

Un uso di Facebook molto comune è quello di leggere i post altrui e di condividere quelli che si ritengono più interessanti. In questo modo ognuno dà prova della sua personalità. Così la gente si può dividere grosso modo in due categorie: quelli che diffondono sciocchezze e quelli che diffondono saggezze. Dimmi cosa condividi e ti dirò chi sei.

Interazioni col resto del mondo

Le interazioni di un essere umano col resto del mondo sono determinate dagli input che esso riceve dalle persone e cose con cui interagisce (consciamente e inconsciamente), dai suoi bisogni e desideri (consci e inconsci) e dalla sua visione (conscia e inconscia) del mondo (ovvero dalla sua mappa cognitivo-emotiva), la quale si è formata attraverso le sue interazioni col resto del mondo.

Sul voler bene

Se ad A dispiace ciò che piace a B, è possibile che A voglia bene a B?
Solo se A presume di sapere meglio di B ciò che è bene per B.

In occasione della festa dei lavoratori

Lamenti, lamenti che nascondono l'incapacità di unirsi e organizzarsi per cambiare il sistema, lamenti che cadono nel vuoto di una visione del mondo in cui i colpevoli sono sempre i cosiddetti potenti. I quali, i lamenti degli impotenti non li stanno nemmeno a sentire. Alla fine ciò che resta è l'appartenenza ad una impotente comunità di condivisione di lamenti.

Sul sentimento di normalità

Gran parte dei comportamenti umani si spiegano con il piacere e l'orgoglio di sentirsi normali e la paura di essere considerati anormali.

L'anormalità è il peccato originale da cui tutti cercano di essere assolti.

La divinità più potente nella religione di ogni popolo, è Norma, ovvero la dea della normalità, oggetto di adorazione e sacrifici quotidiani, per lo più inconsapevoli.

Sulla valutazione dell'intelligenza altrui

Attribuire ad una persona più intelligenza di quella che ha può condurre a fatali errori di comunicazione e interazione.

Blog di Bruno Cancellieri