2017/07/19

A cosa pensi quando pensi a una persona?

Prendi una persona qualsiasi, che conosci o che vedi in un luogo pubblico per la prima volta. Cosa ti aspetti da essa? Che domande ti fai su di essa? Come la giudichi e la classifichi? Cosa immagini su di essa? Come determini quanto essa ti può essere utile? Con quali criteri decidi se rivolgerle la parola, cosa proporle o chiederle, ovvero se e come interagire con essa?

Probabilmente i tuoi pensieri su quella persona scorreranno liberamente e spontaneamente, involontariamente, automaticamente, casualmente, senza seguire alcun metodo o procedura predefiniti.

In base ai pensieri e ai sentimenti che il pensare a quella persona susciterà in te, deciderai se e come interagire con essa, e quella interazione sarà più o meno soddisfacente per te e per quella stessa persona.

A questo punto ti chiedo se non ritieni che il modo di pensare ad una certa persona e la qualità delle domande che ti fai su di essa, possa migliorare l'interazione con la stessa.

Io ritengo di sì e per questo ho sviluppato un metodo per pensare alle persone, a qualsiasi persona, basato sul diagramma che segue.


Si tratta di tenere a mente il diagramma, ovvero visualizzarlo mentalmente, mentre si pensa ad una certa persona, cercando allo stesso tempo di non dare credito a qualsiasi associazione cognitivo-emotiva spontanea che non sia coerente con quanto rappresentato nel diagramma.

Nel riquadro centrale del diagramma sono rappresentante tutte le persone che hai conosciuto e quelle che potresti conoscere in futuro. Una di queste è la persona a cui hai deciso di pensare.

Ai lati del riquadro centrale, sono rappresentate:
  • le risorse del soggetto e quelle di ciascuna persona in termini intellettuali, fisici, economici, legali, sociali ecc.
  • la mappa cognitivo emotiva del soggetto e quella di ciascuna persona. Dalla struttura e dalle informazioni contenute nella mappa cognitivo emotiva dipendono le reazioni cognitive ed emotive a qualsiasi percezione. In altre parole si tratta del "software" che la mente usa per determinare il proprio comportamento nelle varie situazioni.
Nel riquadro superiore del diagramma sono rappresentati i bisogni umani, raggruppati in sei categorie.

Nel riquadro inferiore sono rappresentate i possibili rapporti tra due esseri umani.

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Blog di Bruno Cancellieri