2016/06/27

Fenomenologia neuroscientifica dello spirito

Lo spirito, o anima, è una persona dentro la persona. Non è soggetto alla ragione, ma ha le sue proprie leggi, che la ragione conosce poco e male. E' lo spirito che determina come ci sentiamo prima, durante e dopo aver fatto qualcosa, e specialmente se dobbiamo provare piacere o dolore, disperazione o speranza.

Lo spirito è la combinazione delle interazioni di miliardi di automi di cui il corpo umano è costituito, specialmente all'interno del cervello, alcuni dei quali interagiscono con l'ambiente esterno. Fisicamente lo spirito è la somma di tali automi, cioè il corpo stesso, ma ciò che determina le sue speciali proprietà è l'effetto combinato delle interazioni di cui i singoli automi e i loro raggruppamenti organici sono protagonisti.

Quello che la ragione può fare in questo sistema di interazioni è molto limitato e consiste nel decidere a quali stimoli sottoporre il corpo e la mente, cioè dove andare, cosa guardare, cosa ascoltare e quali azioni prendere, cioè cosa fare e non fare, soprattutto rispetto agli altri essere umani. Lo spirito reagirà autonomamente a tali stimoli e azioni secondo le proprie leggi, che la ragione dovrebbe cercare di capire o almeno intuire.

Le decisioni della ragione riguardano tuttavia solo il comportamento volontario, che è molto più limitato e semplice rispetto a quello involontario, il quale è preponderante ed estremamente complicato anche nelle sue espressioni più semplici, come il camminare e l'afferrare un oggetto.

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Blog di Bruno Cancellieri