2015/05/28

Metainterazione

Libera definizione di "metainterazione": analisi razionale e negoziazione esplicita dell'interazione tra due esseri umani, da svolgere tra gli interessati con particolare attenzione alle rispettive istanze sentimentali ed emozionali e bisogni consci e inconsci, allo scopo di ottimizzare e rendere più produttive e soddisfacenti le interazioni stesse.

2015/05/18

Quelli che... (a proposito del criticare)

Quelli che non criticano nessuno, quelli che criticano tutti, quelli che criticano chi critica, quelli che criticano chi non critica, quelli che criticano chi è diverso da loro, quelli che criticano solo i nemici e i competitori, quelli che fanno autocritica, quelli che criticano chi fa autocritica, quelli che non sanno distinguere una critica da un insulto, quelli che si sentono criticati senza esserlo, quelli che non si accorgono di essere criticati, quelli che hanno paura di criticare, quelli che non tollerano le critiche, quelli che non tollerano la parola "critica", quelli che disprezzano chi critica, quelli che criticano le persone di cui sono gelosi o invidiosi, quelli che respingono le critiche a priori e a prescindere, quelli che si arrabbiano se qualcuno critica qualcun altro, quelli che diventano aggressivi se vengono criticati, quelli che non sanno discutere una critica, quelli che sono presi dal panico all'idea di essere criticati, quelli che criticano solo chi li critica, quelli che criticano chi si occupa degli affari altrui, quelli che criticano chi è meglio di loro, quelli che criticano chi non li apprezza, quelli che criticano chi la pensa diversamente da loro, quelli che criticano il pensiero critico, quelli che non criticano per non rendersi antipatici, quelli che non criticano perché pensano che nessuno abbia il diritto di criticare, quelli che credono che criticare sia un dovere oltre che un diritto, quelli che non criticano per diplomazia, quelli che criticano coloro che dicono quello che pensano, quelli che criticano coloro che non dicono quello che pensano, quelli che sanno che qualunque cosa uno faccia o non faccia, sarà criticato, quelli che non temono di essere criticati, quelli che criticano chi si occupa di critica, quelli che pensano che criticare sia un atto di superbia, quelli che accusano di superbia coloro che non prendono per buone le loro critiche, quelli che confondono l'umiltà con l'astensione dalle critiche, quelli che, anziché discutere le critiche che ricevono, cercano di squalificarne la fonte, quelli che non possono fare a meno di criticare le assurdità e le ingiustizie del mondo, quelli che non possono fare a meno di criticare chi pubblica articoli sul criticare.

Impressioni di Sicilia

https://www.dropbox.com/sh/x4ddkmywgjknqak/AAA0gIGd7Z8jWbfA4sYk_nIca


Lista completa della località visitate: Riserva naturale dello Zingaro, San Vito Lo Capo, Valderice, Erice, Castellammare del Golfo, Mondello, Palermo, Monreale, Monte Pellegrino, Corleone, Prizzi, Palazzo Adriano, Cammarata, Santo Stefano di Quisquina, Agrigento, Piazza Armerina, Scala dei Turchi (Realmonte), Caltagirone, Noto, Siracusa, Taormina, Modica, Ragusa, Marina di Ragusa, Donnafugata, Punta Secca, Ispica, Acireale.

2015/05/08

Differenze e interazioni umane

Uno schema, molto semplificato e riduttivo, che rappresenta la diversità delle visioni del mondo, delle personalità individuali e le diverse modalità di comunicazione e interazione tra esseri umani.

Non sostiene alcuna tesi, vuole essere solo uno stimolo alla riflessione.


2015/05/07

Un vizio più grave della superbia

Accusare qualcuno di superbia solo perché non riconosce come vere le nostre ragioni è un vizio più grave della superbia stessa.

2015/05/06

Cosa tiene in vita un matrimonio

Molti matrimoni sopravvivono solo per la paura, di uno o entrambi i coniugi, di restare soli.

Tesi, distorsioni e calunnie

A chi non riesce a trovare argomenti razionali contro una tesi sgradita non resta che distorcerla e/o calunniarne l'autore.

2015/05/03

Interazioni sociali e protocolli di comunicazione umana

Domande preliminari

Due individui, X e Y, si incontrano. Che messaggi o segnali si scambiano? Cosa propongono o promettono l'uno all'altro? Cosa si aspettano l'uno dall'altro? Cosa vorrebbero l'uno dall'altro? Cosa vorrebbe fare l'uno all'altro? Cosa vorrebbero sapere l'uno dall'altro? Cosa ognuno vorrebbe mostrare o nascondere all'altro? Quanto sono sinceri i messaggi che si scambiano? Cosa temono l'uno dall'altro? Cosa temono da terzi? Che linguaggio usano per comunicare? Quali sono i limiti alla loro libertà di interazione?

2015/05/02

L'insegnamento del nazismo – la banalità della manipolabilità umana

Quello che il nazismo ci ha insegnato è la facilità con cui un intero popolo (con rare eccezioni) può essere manipolato da una singola persona. Non è l'eccezionalità di Hitler che ci deve sorprendere, ma la banalità del fenomeno della manipolazione mentale individuale e di massa. Questo fenomeno non è noto alle masse stesse, le quali sono ancora oggi suscettibili di essere vittime di manipolazioni sempre nuove, e in effetti continuano ad essere manipolate, stavolta non da singole persone che manovrano apparati propagandistici molto efficienti, ma da diversi poteri (politici, religiosi, economici, mediatici) alleati nel mantenere i popoli manipolali. E i manipolati diventano a loro volta inconsapevoli manipolatori.

Posta dell'inconscio e riflessioni asincrone

Riflettere significa farsi domande e rispondervi. Normalmente quando ci facciamo una domanda cerchiamo la risposta immediatamente. Questa arriva subito se si tratta di una domanda che ci siamo già fatti in passato e per cui esiste già una risposta nella nostra memoria conscia o inconscia. Se invece la domanda è nuova, la risposta potrebbe richiedere un'elaborazione più o meno lenta che coinvolga tutte le risorse mentali, specialmente quelle inconsce. Volere una risposta immediata ad una domanda nuova può dar luogo ad una risposta affrettata, sbagliata, incompleta, inutile, affetta da pregiudizi e bias (tendenze). In altre parole, potrebbe produrre una risposta vecchia ad una domanda che, sebbene nuova, viene assimilata ad una vecchia.

Blog di Bruno Cancellieri