2015/02/04

Il Gioco delle domande ripreso da una web-tv

Sabato 31/1/2014 al Caffè Freud, per conto di Createca (www.createca.it), c'è stata una speciale sessione del Gioco delle domande su richiesta della "Community Network Organization", una giovane web-tv il cui direttore creativo Stefano Delle Cave, avendo sentito parlare del gioco, ci ha chiesto di farne una ripresa televisiva.

La sessione, durata più di due ore, è stata completamente registrata e darà luogo ad un video di circa 15 minuti che verrà diffuso attraverso il sito web dell'organizzazione (www.cno-webtv.it ).

Come nelle precedenti occasioni, il gioco ha permesso l'espressione, da parte dei partecipanti, di idee, opinioni e sentimenti inattesi, stimolanti e in molti casi sorprendenti, che hanno entusiasmato sia i partecipanti che i rappresentanti della web-tv. Questi hanno anche lanciato l'idea di fare del Gioco delle domande un nuovo format televisivo per dei talk-show diversi da quelli che siamo abituati a vedere, in cui purtroppo si passa gran parte del tempo a dibattere e a polemizzare piuttosto che a comunicare e a informare in modo creativo ed efficace sia i partecipanti che gli spettatori.

La regola fondamentale del Gioco delle domande vieta di dire qualsiasi cosa che non sia una domanda o la risposta ad una domanda, in particolare non è consentito esprimere giudizi di valore sulle risposte precedenti o discuterle.

Tutti hanno la possibilità di fare domande a partecipanti particolari o a tutto il gruppo; le risposte sono facoltative e non dovrebbero durare più di due o tre minuti.

Un moderatore dà la parola, a turno, a tutti i partecipanti per porre domande o rispondere, e interrompe gli interventi "fuori gioco".

Il gioco, ideato da Bruno Cancellieri (socio di Createca), serve ad educare le persone a comunicare in modo più significativo, creativo, libero, profondo, coraggioso e al di fuori di qualunque schema. Serve anche ad imparare ad interessarsi dei pensieri altrui, ad evitare dibattiti inconcludenti e a dire solo cose che interessano sicuramente l'interlocutore.

A seconda della personalità e delle motivazioni dei partecipanti, il gioco può avere effetti ludici, informativi, istruttivi, socializzanti, psicoterapeutici ecc.

Nella vita di tutti i giorni noi evitiamo normalmente di fare domande. Il senso dell’opportunità e il “bon ton” sono tiranni invisibili che vietano di porre domande che possano, a ragione o a torto, essere considerate indiscrete, inappropriate o impertinenti. Questo gioco, rendendo lecito, anzi, richiesto, porre domande, può aiutare ad aprirsi e a comunicare al di fuori delle gabbie mentali in cui normalmente si abita.

Per una descrizione più approfondita del gioco e delle sue finalità, si legga l'articolo in http://mondovistodame.blogspot.it/2014/09/il-gioco-delle-domande.html

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Blog di Bruno Cancellieri